martedì 2 novembre 2010

L’8 e 9 novembre la visita a Firenze del sindaco di Ningbo Mao Guanglie

Comunicato stampa
2 Novembre 2010

L’8 e 9 novembre la visita a Firenze del sindaco di Ningbo Mao Guanglie

Razzanelli: “Si aprono grandi opportunità di scambi culturali con la nostra città”

Dopo la visita del sindaco Matteo Renzi a Ningbo nel luglio scorso, l’8 e 9 novembre sarà il sindaco della città cinese Mao Guanglie, accompagnato da una delegazione ufficiale, ad arrivare a Firenze per incontrare il nostro primo cittadino e mettere a fuoco una serie di iniziative che mirano a intensificare i rapporti culturali tra le due città.“Si tratta di un momento molto importante per le relazioni tra Firenze e l’importante città cinese” Ha sottolineato il capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli, che ha presentato alla stampa stamani a Palazzo Vecchio l’incontro insieme al consigliere del sindaco per i rapporti con la Cina Silvano Gori, divenuto come lo stesso Razzanelli cittadino onorario di Ningbo lo scorso 20 ottobre.
“Tra gli obiettivi di cui abbiamo parlato durante la missione di ottobre – ha aggiunto Razzanelli – c’è la possibilità che Ningbo decida di aprire a Firenze un’università. Si tratterebbe di una novità assoluta nel panorama italiano, e l’aprirsi di possibilità economiche molto interessanti per Firenze. Certo il percorso non è facile, ma vale sicuramente la pena di avviare il lavoro in questo senso.
Inoltre, l’amministrazione della città cinese ha espresso la volontà di ospitare la prossima turnè del Maggio Musicale Fiorentino e di organizzare una mostra di opere degli Uffizi a Ningbo, oltre alla richiesta, che verrà messa a fuoco durante la visita, della posa di una statua dedicata a Dante (una replica in bronzo dell’opera presente in piazza Santa Croce) nella piazza antistante alla Biblioteca della città, una delle più importanti di tutta la Cina. Un evento culturale di portata mondiale”.
Razzanelli ha poi ricordato che a Ningbo, secondo porto della Cina, nona città per PIL, con una crescita del 10,4% nell’ultimo anno, nel 2006 è stata inaugurata la posa di una replica in bronzo del David di Michelangelo realizzata a Firenze, un evento seguito in diretta tv da 250 milioni di telespettatori in Cina.
“Con l’amministrazione Renzi – ha concluso Razzanelli – il lavoro fatto negli scorsi anni può finalmente portare a sbocchi importanti e concreti. Guardiamo dunque con interesse ed entusiasmo all’arrivo a Firenze del sindaco della città di Ningbo”.

Fonte: Rete Civica del Comune di Firenze
http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-1_2_1-L%928+e+9+novembre+la+visita+a+Firenze+del+sindaco+d.html?cm_id_details=53265&id_padre=4473

martedì 14 settembre 2010

Razzanelli: “Lapidazioni, Osama bin Laden e Al Qaeda: Izzedin ci dia risposte precise e non generiche”

COMUNICATO STAMPA
14 SETTEMBRE 2010

Razzanelli: “Lapidazioni, Osama bin Laden e Al Qaeda: Izzedin ci dia risposte precise e non generiche”



“Le dichiarazioni dell’Iman di condanna delle pene corporali e del terrorismo sono generiche. Anch’io sono contrario alla pena di morte. Piuttosto che cercare di aggirare la mia domanda, l’imam condanni in modo chiaro e netto la lapidazione come pena per chi commesso adulterio e dica senza esitazioni che Osama bin Laden è un terrorista a capo di una banda di terroristi qual è Al Qaeda”. Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio, commenta così le dichiarazioni dell’iman Izzedin Elzir apparse oggi sulla stampa.

Aggiunge Razzanelli: “Mi auguro che l‘imam, capo della comunità musulmana a Firenze, si esprima in modo chiaro e inequivocabile su questi argomenti”.

“Infine – conclude Razzanelli – voglio ricordare che non ho mai dichiarato, nemmeno durante la mia militanza nell’Udc, di essere favorevole «senza se e senza ma» alla costruzione di una moschea a Firenze, né personalmente né come consigliere comunale dell’Udc”.

venerdì 30 luglio 2010

Razzanelli: “La Lega Nord Toscana compatta a sostegno delle iniziative legali intraprese per sospendere i lavori della TAV”

Comunicato stampa
30 luglio 2010

Razzanelli: “La Lega Nord Toscana compatta a sostegno delle iniziative legali intraprese per sospendere i lavori della TAV”

Claudio Morganti: “La Lega impegnata a tutti i livelli istituzionali per bloccare quest’opera”

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Consiglio Comunale, ha illustrare le ulteriori iniziative legali preparate da Lega Nord Toscana per sospendere i lavori iniziati dei tunnel della TAV e della Stazione Foster: l’esposto alla Procura della Repubblica di Firenze; il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ; l’atto di significazione e preoccupazione al sindaco di Firenze. Erano presenti: l’ Eurodeputato Claudio Morganti, Segretario Lega Nord Toscana; i consiglieri regionali del Carroccio Dario Locci, Gianluca Lazzeri e Antonio Gambetta Vianna; Marco Cordone, capogruppo Lega Nord in Provincia.

Razzanelli ha spiegato i contenuti delle tre iniziative da lui promosse. “Poiché il progetto originario è stato modificato e il progetto esecutivo è diverso da quello approvato, i lavori potranno ripartire solo dopo la convocazione di una nuova Conferenza dei servizi, che dovrà verificarne la conformità con le normative vigenti in materia di sicurezza e tutela ambientale. Le Ferrovie sono coscienti di ciò e, non a caso, Nodavia sta limitandosi alla preparazione dei cantieri e non ha iniziato le vere e proprie operazioni di scavo. Oltre a ciò, manca un luogo dove smaltire 1,5 milioni di metri cubi di terra. La necessità di "rallentare" i lavori è uno dei motivi per i quali si scava una galleria alla volta, perché non si sa dove smaltire la terra che due frese produrrebbero contemporaneamente. Infine, non viene rispettato l’obbligo, decretato anche dalla VIA già effettuata, di un’assoluta trasparenza idraulica, ovvero che la falda e i suoi flussi rimangano invariati dopo la realizzazione dell’opera”.

“La Lega – aggiunge Razzanelli – non permetterà che le Ferrovie possano andare avanti senza tener conto di leggi e regolamenti. C’è veramente da augurarsi un intervento dei carabinieri come richiesto dall’ing. Bocchimuzzo. Oggi non possiamo sperperare miliardi di euro quando siamo costretti a tagliare sulla cultura e sulla ricostruzione de L’Aquila”.

Parlando dell’esposto al sindaco di Firenze, Razzanelli ha spiegato che “i cittadini firmatari fanno presente al Sindaco tutte le irregolarità denunciate nelle azioni legali intraprese per fermare tali opere ricordandogli di adempiere ai suoi doveri istituzionali, consistenti nella richiesta la convocazione di una nuova Conferenza dei servizi, oltre al controllo dei lavori in corso, ordinandone il blocco dei lavori nel caso che questi vadano oltre la semplice preparazione dei cantieri”.

Il capogruppo leghista in Palazzo Vecchio ha reso noto che Jacopo Alberti, Commissario Provinciale del Carroccio, promuoverà una grande manifestazione a Firenze contro i tunnel Tav e la Foster ai primi di ottobre.

L’avv. Dario Locci ha spiegato che le motivazioni dei tre atti, preparati dall’avv. Gianluca Conti, sono simili. “Siamo di fronte – spiega Locci – a casi evidenti di abuso e sviamento di potere. La difformità tra progetto approvato e progetto esecutivo è evidente. La condotta disinvolta da parte di chi vorrebbe procedere coi lavori è molto grave. Vedendo come procedono le cose, dovremmo tutti inorridirci come cittadini poiché vengono calpestati i requisiti minimi di legalità. È stato opportuno presentare un esposto anche alla Procura della Repubblica per valutare se possano sussistere ipotesi di reato,”.

Gianluca Lazzeri ha affermato che “il gruppo della Lega in Regione lotterà compatto con Razzanelli contro Enrico Rossi, che è ormai rimasto l’ultimo sostenitore della stazione Foster”. Lazzeri ha aggiunto: “La giunta Regionale farebbe meglio a concentrare la sua attenzione sul trasporto ferroviario delle merci. Una delle priorità è di collegare Firenze e il resto della Toscana col porto di Livorno”.

Marco Cordone ha illustrato la risoluzione presentata al Consiglio Provinciale. “Anche in Provincia – spiega Cordone – la Lega chiede di bloccare i lavori in attesa di una nuova VIA e di convocare una nuova Conferenza dei servizi”.

In conclusione è intervenuto l’eurodeputato Claudio Morganti, segretario della Lega Nord in Toscana.“La Lega è compatta a favore dell’Alta Velocità – dichiara Morganti – ma vuole che questa sia realizzata nell’interesse collettivo. La Lega è pronta all’ennesima battaglia in nome dei cittadini. Non possiamo accettare che vincano sempre gli interessi di pochi: deve prevalere l’interesse della gente e del territorio. La Lega è impegnata al massimo a tutti i livelli istituzionali per bloccare tali opere”.

martedì 20 luglio 2010

Razzanelli: “Chiedo a Renzi, quando incontrerà Moretti e Rossi, di pretendere la sospensione dei lavori in attesa della Conferenza dei Servizi”

Comunicato stampa
19 luglio 2010

Razzanelli: “Chiedo a Renzi, quando incontrerà Moretti e Rossi, di pretendere la sospensione dei lavori in attesa della Conferenza dei Servizi ”


Il capogruppo leghista: “In caso di rifiuto di RFI, il sindaco deve emettere un’ordinanza di sospensione dei lavori

Questa la comunicazione presentata oggi da Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio.

“Il sopralluogo di giovedì scorso al cantiere Tav di Campo di Marte con l’ing. Bocchimuzzo ha lasciato aperti tutti gli interrogativi di queste opere, giacché l’ingegnere non solo non ha risposto in modo esauriente alle questioni da me sollevate, ma ha pure affermato che la legislazione italiana è talmente complessa che talvolta risulta impossibile rispettare al 100% tutte le disposizioni normative esistenti”.

“Vi sono, secondo il ricorso presentato al TAR del Lazio, ben 15 violazioni a leggi e regolamenti in materia ambientale. Per la Stazione Foster manca del tutto la VIA, poiché la valutazione fatta nel 1999 sul primo progetto di stazione dell’alta velocità non può essere ritenuta valida. Il progetto attuale ha subito modifiche sostanziali che richiedevano un’autonoma VIA. L’Osservatorio Ambientale ha solo funzioni di monitorare il rispetto alle prescrizioni di VIA, ma non è competente a escludere la necessità di una nuova VIA. Nel Progetto Esecutivo manca ancora un luogo di smaltimento per 1,5 milioni di metri cubi di terra. Per questo motivo si scava una galleria alla volta, raddoppiando i tempi dei lavori, perché non si sa dove smaltire la terra che due frese produrrebbero. La VIA, inoltre, richiede un’assoluta trasparenza idraulica, ovvero che la falda e i suoi flussi rimangano invariati dopo la realizzazione dell’opera. Tutto ciò manca o è insufficiente, tant'è che sono state trascurate le perdite acquedottistiche pari a 6 Milioni di metri cubi d'acqua. Soprattutto, il progetto esecutivo è diverso da quello approvato a suo tempo dalla Conferenza dei servizi. Di conseguenza, non vi è un provvedimento che autorizza alla realizzazione delle opere in discussione, senza una nuova Conferenza dei Servizi. In conclusione, l’Osservatore ambientale ha autorizzato l’inizio dei lavori pur in presenza di evidenti violazioni alle prescrizioni dell’originaria VIA e sottolineando, comunque, la necessità di un nuovo passaggio in Conferenza di Servizi per l'approvazione delle modifiche in sede esecutiva”.

“Chiedo al sindaco Renzi quando incontrerà Moretti e Rossi, di pretendere la sospensione dei lavori in attesa della Conferenza dei Servizi necessaria per concludere l’iter autorizzativo. Se questo non avverrà spontaneamente, chiedo a Renzi di emettere un’ordinanza di sospensione dei lavori, visto che ha tutte le carte in regola per farlo. Come il Sindaco ha già affermato pubblicamente, la città non si può sbudellare senza rispettare la legge e i regolamenti”.

Razzanelli (Lega Nord) e l’avvocato Conti presentano il ricorso al TAR per bloccare i tunnel della TAV la Stazione Foster

Comunicato stampa
16 luglio 2010

Razzanelli (Lega Nord) e l’avvocato Conti presentano il ricorso al TAR per bloccare i tunnel della TAV la Stazione Foster


Il capogruppo leghista: “Renzi, quando incontrerà Moretti e Rossi, dovrà pretendere la sospensione dei lavori in attesa della Conferenza dei Servizi necessaria per concludere l’iter autorizzativo”

Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa per illustrare il ricorso al TAR del Lazio, preparato dall’avvocato Gianluca Conti, per sospendere i lavori iniziati dei tunnel della TAV e della Stazione Foster. Erano presenti anche Dario Locci e Gianluca Lazzeri, consiglieri regionali del Carroccio, e il capogruppo della Lega in Provincia Marco Cordone.

Razzanelli ha ribadito che “il sopralluogo di ieri al cantiere con l’ing. Bocchimuzzo ha lasciato aperti tutti i problemi di queste opere, giacché l’ingegnere non solo non ha risposto in modo esauriente alle questioni da me sollevate, ma ha pure affermato che la legislazione italiana è talmente complessa che talvolta risulta impossibile rispettare al 100% tutte le disposizioni normative esistenti. Poiché Bocchimuzzo ha dichiarato che i lavori si fermeranno solo con l’intervento dei carabinieri, faremo il possibile per accontentarlo”.

“Il sindaco Renzi – spiega Razzanelli – quando incontrerà Moretti e Rossi, dovrà pretendere la sospensione dei lavori in attesa della Conferenza dei Servizi necessaria per concludere l’iter autorizzativo. Se questo non avverrà spontaneamente, Renzi ha tutte le carte in regola per emettere un’ordinanza di sospensione dei lavori. Come il Sindaco ha già affermato pubblicamente, la città non si può sbudellare”.

L’avvocato Conti ha spiegato i presupposti giuridici su cui si fonda il ricorso. “Si tratta di 15 motivi di ricorso per altrettante violazioni a leggi e regolamenti in materia ambientale: per la Stazione Foster – spiega l'Avv. Conti – manca del tutto la VIA, poiché la valutazione fatta nel 1999 sul primo progetto di stazione dell’alta velocità non può essere ritenuta valida. Il progetto attuale ha subito modifiche sostanziali, nel 2003 e in sede di progetto esecutivo, che richiedevano un’autonoma VIA, com’è avvenuto per il solo Scavalco. Certe lacune non possono essere superate con i pareri emessi dall’Osservatorio Ambientale, il quale ha esclusivamente funzione di monitoraggio del rispetto alle prescrizioni di VIA e non è competente a escludere la necessità di una nuova VIA. La realizzazione del tunnel lede i diritti dei proprietari delle case che si trovano lungo il percorso e che avrebbero dovuto essere destinatari di una regola procedimento di esproprio, che al momento non è neanche iniziato. Nel Progetto Esecutivo manca un luogo di smaltimento per 1,5 milioni di metri cubi di terra. I lavori non possono partire finché questo problema non sarà risolto. La necessità di "rallentare" la produzione di terre di scavo è uno dei motivi per i quali si scava una galleria alla volta, raddoppiando i tempi dei lavori, perché non si sa dove smaltire la terra che due frese produrrebbero contemporaneamente. La VIA, inoltre, richiede un’assoluta trasparenza idraulica, ovvero che la falda e i suoi flussi rimangano invariati dopo la realizzazione dell’opera. Il modello matematico di flusso dovrebbe ricostruire fedelmente il flusso delle acque nel sottosuolo, in modo da dimostrare che tutto rimane inalterato. Tutto ciò manca o è insufficiente, tant'è che sono state trascurate le perdite acquedottistiche pari a 6 Milioni di metri cubi d'acqua. Soprattutto, il progetto esecutivo è diverso da quello approvato a suo tempo dalla Conferenza dei servizi. Di conseguenza, non vi è un provvedimento che autorizza alla realizzazione delle opere in discussione, senza una nuova Conferenza dei Servizi. In conclusione, l’Osservatore ambientale ha autorizzato l’inizio dei lavori pur in presenza di evidenti violazioni alle prescrizioni della originaria VIA e sottolineando, comunque, la necessità di un nuovo passaggio in Conferenza di Servizi per l'approvazione delle modifiche in sede esecutiva”.

Secondo Dario Locci “siamo di fronte a un caso evidente di arroganza del potere, poiché si sta procedendo con i lavori senza rispettare i requisiti minimi di legalità. Se siamo in presenza di uno Stato di diritto, il ricorso non potrà che essere accolto”.

Gli esponenti della Lega hanno affermato all’unisono che “i gruppi consiliari in Comune, Provincia e Regione “faranno squadra” per centrare questo obiettivo”.

giovedì 15 luglio 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Il sopralluogo con l’ing. Bocchimuzzo non ci ha chiarito i dubbi esistenti sui lavori della TAV e sulla Foster”

COMUNICATO STAMPA
15 LUGLIO 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Il sopralluogo con l’ing. Bocchimuzzo non ci ha chiarito i dubbi esistenti sui lavori della TAV e sulla Foster”


“La visita al cantiere insieme all’ing. Francesco Bocchimuzzo, responsabile pianificazione investimenti area centro nord di RFI , non ha aggiunto niente di nuovo a quanto già sapevamo. Non sono stati chiariti i dubbi che ancora permangono sui lavori dell’alta velocità”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio, che questa mattina ha partecipato al sopralluogo al cantiere della Tav a Campo di Marte, insieme ai membri delle commissioni Ambiente e Lavoro del Consiglio Comunale.

“Prima di tutto – afferma Razzanelli – ho chiesto all’ing. Bocchimuzzo perché siano stati mesi in sicurezza i due bastioni della Fortezza da Basso e non tutti gli altri edifici ubicati lungo il percorso. In secondo luogo, ho fatto notare che ancora manca la destinazione per un volume pari a 1,8 milioni di metri cubi di terra. A fronte ditali osservazioni, l’ingegnere non ha risposto per quanto riguarda gli edifici e ha affermato che il problema della terra era risolto. Affermazione, quest’ultima, non corrispondente al vero”.

“Per quanto riguarda necessità della VIA per la Stazione Foster – aggiunge Razzanelli – il responsabile di RFI ritiene concluso il procedimento, avendo il Ministero già espresso a suo tempo un parere favorevole. Bocchimuzzo mi ha detto anche di non essere informato riguardo a una lettera che le Ferrovie avrebbero inviato al Ministero per sapere se fosse o meno necessaria una verifica ulteriore dell’assoggettabilità della Foster alla VIA”.

Il capogruppo leghista ha accennato a Bocchimuzzo del ricorso al TAR, che sarà presentato domani. “Ho fatto notare – spiega Razzanelli – che tali opere violano ben undici leggi e regolamenti. Mi è stato risposto che la legislazione italiana è talmente complessa che talvolta risulta impossibile rispettare al 100% tutte le disposizioni normative esistenti”.

mercoledì 14 luglio 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio per tunnel Tav e stazione Foster”

Comunicato stampa
14 luglio 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio per tunnel Tav e stazione Foster”
“La partita è ancora tutta da giocare ed è bene che le RFI stiano più attente agli interessi della collettività che non a quelli dei costruttori”

Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Consiglio Comunale a Firenze, annuncia un ricorso al TAR per i tunnel della Tav e per la Stazione Foster.

“L’avv. Gianluca Conti ha preparato un ricorso (90 pagine) contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dei Trasporti, ma anche nei confronti di Ferrovie dello Stato S.p.A., Tav S.p.A., Osservatorio Ambientale Nodo A.V. di Firenze, RFI S.p.a., Nodavia ed altri per l’annullamento previa sospensione cautelare del “Parere sugli aspetti ambientali del Progetto esecutivo del Lotto 2: Passante e Stazione AV verifica di ottemperanza alle prescrizioni della Conferenza dei servizi del 3 marzo 1999 e del 23 settembre 2003, nonché di tutti provvedimenti - presupposti o successivi - sconosciuti ai ricorrenti che consentono la cantierizzazione dell’aggiudicazione della gara per illegittimità, per eccesso di potere e violazione dell’Accordo Procedimentale del 3 marzo 1999 sotto il profilo del difetto assoluto e mancanza d’istruttoria; eccesso di potere per travisamento ed omessa considerazione di fatti e circostanze determinanti. Così come per la violazione di altri dieci provvedimenti legislativi. E per la violazione e falsa applicazione delle disciplina comunitaria in materia di V.I.A. (Dir. 85/332/CEE; 97/11/CEE; 2000/69/CEE), degli artt. 19 ss. del D.lgs. 3 aprile 2006 , n. 152. con riferimento alla struttura del Progetto Definitivo ed alle norme in punto di V.I.A., nonché violazione dell’art. 5 dell’Accordo Procedimentale del 3 marzo 1999. Illogicità, difetto assoluto di motivazione. Straripamento di potere”.

“L’Osservatorio Ambientale ha sentito la necessità di ricordare che le modifiche, oggetto di verifica degli aspetti ambientali a livello esecutivo di dettaglio alla stregua di quanto previsto dall’Accordo Procedimentale del 1999, integrano e comportano modifiche al progetto definitivo approvato”.

“La V.I.A. è strumento utile per acquisire elementi necessari ad un corretto bilanciamento tra danni e benefici nella progettazione ed esecuzione dell’opera pubblica, ne rappresenta un presupposto e un antecedente logico. Ma allo stato della disciplina vigente, è sicuro che la valutazione d’impatto ambientale debba precedere ogni altra attività autorizzatoria e che debba avere per oggetto un progetto definitivo, sicché ogni variante di tale progetto deve essere nuovamente sottoposto a valutazione di impatto ambientale ovvero alla verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale che nella prassi viene denominata screening. Sicuramente non è stata questa la procedura seguita…”.


“La partita è ancora tutta da giocare ed è bene che le RFI stiano più attente agli interessi della collettività che non a quelli dei costruttori”.

martedì 29 giugno 2010

Testo intervento di Mario Razzanelli all’incontro odierno con la delegazione della città cinese di Ningbo

COMUNICATO STAMPA
29 GIUGNO 2010

Testo intervento di Mario Razzanelli all’incontro odierno con la delegazione della città cinese di Ningbo


Cari amici di Ningbo, cari amici fiorentini e toscani,

Quella di oggi è una tappa di un percorso iniziato nel 2003 e la presenza a Firenze della più grande delegazione cinese mai arrivata nella nostra città è il risultato tangibile del lavoro iniziato sette anni fa. La storia tra Firenze e Ningbo comincia nel gennaio del 2003, quando una delegazione di quella città così lontana e sconosciuta bussò alle porte di Confindustria. Allora rivestivo la carica di presidente della sezione moda. E per me, come per tutti i miei concittadini, la realtà di Ningbo era completamente sconosciuta. Incuriosito da questa nuova sfida, nell’ottobre del 2003, nonostante l’allarme Sars salii sull’aereo, direzione Cina. Quando atterrai a Ningbo ebbi un vero e proprio“shock culturale”. Sì, perché quando si dice la Città di Ningbo si parla di un territorio di circa 9000 km2 grande quanto la Toscana e l’Emilia Romagna, dove vive una popolazione di 8 milioni di abitanti composto da 3 città e 6 distretti. Una realtà economica così vitale che nonostante la crisi è riuscita, lo scorso anno, ad avere una crescita del Pil del 9,2%.
Ningbo sorge nel «triangolo d'oro della Cina», ai cui vertici ci sono Shanghai, Hangzhou e Ningbo, città che dal 2009 sono più vicine grazie al più lungo ponte sul mare del mondo, lungo 36 chilometri.
Nell’ottobre del 2004 il Polimoda arriva a Ningbo in occasione dell’ottavo Fashion Festival e due settimane dopo, ecco la prima visita ufficiale di una delegazione di Ningbo a Firenze guidata dal Vicesindaco Yu Hong Yi che firma insieme all’allora assessore Silvano Gori il primo accordo tra le due città finalizzato allo sviluppo dei reciproci interessi economici, culturali ed a incentivare un turismo di qualità.

Con l’assessore Gori iniziò un percorso che si concretizzò nella visita ufficiale a Ningbo nell’ottobre del 2005. Fu in quell’occasione, che insieme a Yu Dan Hua, durante una lunga notte nella Casa del The, venne dato il via ad un’operazione che sembrava irrealizzabile, ovvero quella di portare a Ningbo il David in bronzo di Michelangelo. Era il 21 ottobre 2006 quando il David fu inaugurato sotto i riflettori di tutte le televisioni cinesi, oltre 200 milioni di telespettatori, con una fantastica cerimonia che avvenne in contemporanea con l’avvio della decima edizione del Festival della cultura e della moda. In quell'occasione mi fu concessa la cittadinanza onoraria di Ningbo.
Nella primavera del 2007 a Firenze la firma del patto di amicizia tra le due città. Ed è in quell’occasione che il vicesindaco di Ningbo … annuncia il dono a Firenze di due grandi statue che raffigurano un guerriero ed un funzionario, copie dagli originali della dinastia Song Meridionale del 1200.
L’inaugurazione avviene nel mese di febbraio del 2009.

Ebbene, adesso sta alla città, e agli imprenditori fiorentini e toscani, raccogliere i frutti di accordi che hanno portato Firenze a dialogare con la grande realtà di Ningbo. La Cina è destinata ad avere un “domestic market “ di proporzioni immense. E la liberalizzazione della valuta cinese potrebbe completare questo quadro macroeconomico. Adesso il nostro compito è quello di far collaborare le imprese delle nostre città e di sostenere tutti quegli scambi culturali ed economici che possono nascere attorno al “nostro” David di Michelangelo proprio a Ningbo.

giovedì 24 giugno 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Renzi non accetti inciuci e compromessi sulla Foster. Ve benissimo la pista parallela a Peretola”

Comunicato stampa
24 giugno 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Renzi non accetti inciuci e compromessi sulla Foster. Ve benissimo la pista parallela a Peretola”


“Le notizie apparse oggi sui quotidiani mi preoccupano. Renzi non deve cedere alle pressioni che stanno esercitando su di lui Enrico Rossi e altri potenti esponenti del Partito Democratico per difendere un progetto, quello della Stazione Foster, che serve solo a sprecare due miliardi di euro. Il sindaco non può accettare inciuci e compromessi sulla Foster”. E’ quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio.

“Sulla Foster – aggiunge Razzanelli – la sola posizione adottabile è quella espressa dalla Lega Nord a livello locale e nazionale: senza la Valutazione di impatto ambientale (VIA) tale opera non può essere realizzata”.

Razzanelli è soddisfatto per l’intesa relativa all’aeroporto. “La costruzione della pista parallela è assolutamente necessaria per offrire a Firenze e alla Toscana un’importante opportunità di sviluppo”.

martedì 22 giugno 2010

Razzanelli: “La posizione e della Lega Nord è chiara e inequivocabile: senza la VIA, la Foster non può essere fatta”

Comunicato stampa
21 giugno 2010

Razzanelli: “La posizione e della Lega Nord è chiara e inequivocabile: senza la VIA, la Foster non può essere fatta”
“Voterò a favore della mozione presentata da De Zordo e Spini”


“La posizione della Lega Nord, espressa da Angelo Alessandri, presidente della Commissione Ambiente della Camera, e Roberto Castelli, viceministro alle infrastrutture con delega alle Ferrovie, che ho incontrato ieri a Pontida, è inequivocabile: senza la Valutazione di impatto ambientale (VIA) la Stazione Foster non può essere realizzata”. E’ quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio.

Aggiunge Razzanelli: “Rimango favorevole al passaggio della TAV in superficie, che permette di risparmiare cinque miliardi di euro. In un momento in cui il governo fa versare lacrime e sangue, con una Finanziaria da 25 miliardi, e ha bloccato opere di valore strategico quale il Ponte di Messina, non ha senso dilapidare miliardi di euro per realizzare il sottoattraversamento e la Foster. A questo, aggiungiamo le centinaia di milioni che, a seguito del ricorso presentato dall’avvocato Cecchi, le ferrovie dovranno spendere per la messa in sicurezza delle centinaia di case a rischio che si trovano lungo il percorso dei due tunnel”.

“Pertanto – conclude Razzanelli – sarò presto a Roma per presentare il progetto alternativo del passaggio in superficie a Castelli e ad Alessandri. Oggi in consiglio voterò a favore della mozione presentata dai colleghi Spini e De Zordo per bloccare i lavori della Foster. La posizione pilatesca espressa dagli esponenti del PD fa trasparire le discordanze tra Renzi e il partito sull’effettiva volontà di bloccare la Foster”.

Oggi in Consiglio Provinciale, il capogruppo leghista Marco Cordone ha ribadito che “della Stazione Foster senza la VIA non se ne parla nemmeno”.

venerdì 18 giugno 2010

Razzanelli (Lega Nord) e l’avvocato Cecchi presentano il ricorso per bloccare i tunnel della TAV

Comunicato stampa
18 giugno 2010

Razzanelli (Lega Nord) e l’avvocato Cecchi presentano il ricorso per bloccare i tunnel della TAV

Il capogruppo leghista: ”Lunedì in Consiglio Comunale il Pdl dovrà uscire allo scoperto”

Questa mattina in Palazzo Vecchio si è tenuta una conferenza stampa per illustrare il ricorso promosso da alcuni cittadini per bloccare la realizzazione dei tunnel della TAV. Erano presenti: Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Consiglio Comunale; l’avvocato Felice Cecchi, difensore del gruppo dei cittadini firmatari del ricorso; Dario Locci, consigliere regionale del Carroccio.

“La Lega – spiega Razzanelli – ha sempre avuto un atteggiamento chiaro e coerente, dichiarandosi contraria alla stazione Foster e ai tunnel della Tav, opere inutili e dai costi esorbitanti, come risulta dal programma presentato alle recenti elezioni regionali. Per questo sosteniamo la posizione di Renzi, che ha compreso l’inutilità di tale opera e, dopo aver avallato la sua realizzazione durante la campagna elettorale del 2009, adesso sta lottando contro governo nazionale e regionale per cancellarla. I gruppi consiliari della Lega in Comune, Provincia e Regione “faranno squadra” per centrare questo obiettivo”.

“Dispiace – aggiunge Razzanelli – l’atteggiamento ambiguo del Pdl, che dopo essersi dichiarato contrario alla Foster in occasione delle amministrative del 2009, adesso ha cambiato idea. Le dichiarazioni dei consiglieri regionali Magnolfi e Nascosti, che affermano di non volere una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la Foster, sono davvero gravi. Lunedì in Consiglio Comunale sarà di nuovo messa in votazione la richiesta di una VIA per la Foster. Il gruppo comunale del Pdl dovrà uscire allo scoperto e affermare pubblicamente la sua posizione su tale opera. Voglio vedere se davvero certi esponenti del Pdl rimarranno al mare anziché venire in Palazzo Vecchio a votare…”.

Razzanelli conclude ricordando che “oggi in Regione è presente l’on. Angelo Alessandri, presidente della Commissione Ambiente della Camera, presso la quale è giacente una richiesta di parere da parte della RFI sulla necessità della VIA per la stazione Foster”.

L’avvocato Cecchi ha spiegato i presupposti giuridici su cui si fonda il ricorso. “L’art. 1171 del Codice Civile – spiega Cecchi – prevede che un cittadino abbia il diritto di promuovere un’azione legale per evitare che sia realizzata un’opera che potrebbe causargli un danno. I miei clienti non vogliono chiedere risarcimenti, bensì evitare che il danno venga loro causato. D’altronde, è stata la stessa NODAVIA SCaRL a dichiarare espressamente che la realizzazione dei tunnel causerà dei danni”.

Dario Locci ha definito anch’egli “inaccettabili” le dichiarazioni dei consiglieri regionali del Pdl, riconfermando la compattezza della Lega riguardo a tale tema. “Il ricorso – ribadisce Locci – non potrà che essere accolto dal giudice perché i ricorrenti sono esonerati dal fornire le prove in quanto è lo stesso costruttore ad affermare che l’opera creerà danni di vario tipo, che vanno dalla piccola crepa al rischio di crollo. Ritengo che la magistratura dovrà prenderne atto e ordinare immediatamente il blocco dei lavori”.

giovedì 10 giugno 2010

“Fontana incontra Renzi. I Comuni e il Patto di stabilità”

COMUNICATO STAMPA
10 GIUGNO 2010

“Fontana incontra Renzi. I Comuni e il Patto di stabilità”

“Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente dell’ANCI Lombardia, sarà presente domani a Firenze. Alle ore 12.30, Fontana incontrerà in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Matteo Renzi”. Lo annuncia Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Consiglio Comunale. Tema dell’incontro: I Comuni e il Patto di stabilità.

All’incontro fra i due sindaci parteciperanno anche Mario Razzanelli e Claudio Morganti, segretario regionale della Lega Nord Toscana.

Successivamente, il sindaco di Varese terrà a una conferenza stampa nella Sala Incontri di Palazzo Vecchio, con inizio alle ore 14, insieme a Mario Razzanelli e Claudio Morganti.

mercoledì 9 giugno 2010

Razzanelli: "Il sindaco di Varese, Attilio Fontana, sarà venerdì 11 giugno a Firenze per incontrare Matteo Renzi"

COMUNICATO STAMPA
9 GIUGNO 2010

Razzanelli: "Il sindaco di Varese, Attilio Fontana, sarà venerdì 11 giugno a Firenze per incontrare Matteo Renzi"

“Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente dell’ANCI Lombardia, sarà presente venerdì 11 giugno a Firenze.” Lo annuncia Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio.

Alle ore 11.15, Attilio Fontana incontrerà in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Razzanelli: "Come per il Maggio, la città si mobiliterà anche per il Teatro della Pergola"

COMUNICATO STAMPA
8 GIUGNO 2010

Razzanelli: "Come per il Maggio, la città si mobiliterà anche per il Teatro della Pergola"

"La Pergola rappresenta nel campo della prosa ma anche in quello della musica, come ad esempio per le opere di Mozart, un teatro di altissimo livello, che equivale per prestigio a quello del Maggio Musicale Fiorentino. Come accaduto per il Maggio, l’intera città si mobiliterà anche per la Pergola. Serve un intervento deciso, che veda coinvolte tutte le forze politiche, le istituzioni culturali, il mondo dell'imprenditoria e dei privati”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio.

"Posso ammettere – spiega Razzanelli – che ci siano realtà, anche in campo teatrale, che possano essere tagliate. Ma bisogna tenere presente che la cultura è il patrimonio più importante che ci è rimasto, va mantenuta e valorizzata. Il Teatro della Pergola è cultura”.

“Se continuiamo su questa linea – aggiunge Razzanelli – non mi meraviglierei che qualcuno possa proporre di chiudere il Museo del Bargello, Palazzo Pitti o addirittura gli Uffizi perché non ci sono fondi disponibili”.

“I tagli – conclude Razzanelli – devono essere fatti per eliminare le “vere” spese inutili delle pubbliche amministrazioni a tutti i livelli, a cominciare dalle auto blu. Questi sono davvero soldi sprecati, non certo quelli destinati a importanti istituzioni culturali quali sono i teatri del Maggio e della Pergola”.

venerdì 21 maggio 2010

Razzanelli: “Bloccare i lavori della TAV è nel programma della Lega. Sottoscrivo il ricorso inoltrato alla Commissione Europea”

COMUNICATO STAMPA
21 MAGGIO 2010

Razzanelli: “Bloccare i lavori della TAV è nel programma della Lega. Sottoscrivo il ricorso inoltrato alla Commissione Europea”


“Sottoscrivo con convinzione il ricorso inoltrato alla Commissione Europea da parte della collega Ornella De Zordo, del “Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze”, del “Comitato San Salvi chi può”, dell’Associazione ecologista “Gruppo d’Intervento Giuridico” per chiedere il blocco dei lavori per la Stazione Foster e per il sottoattraversamento”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio.

“La Lega – aggiunge Razzanelli – si impegnerà a tutti i livelli istituzionali su tale questione. Oltre al gruppo in Consiglio Regionale, coinvolgeremo anche l’on. Angelo Alessandri, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati”.

“Mi preme ricordare – conclude Razzanelli – che la Lega è stato il solo partito che, nel programma presentato per le elezioni regionali, si pone l’obiettivo di bloccare i progetti della Stazione Foster e del Tunnel che dovrebbe attraversare la città”.

giovedì 20 maggio 2010

Cambio di denominazione del gruppo, Razzanelli: “Vinta la battaglia contro il boicottaggio di PD e di PdL”

COMUNICATO STAMPA
19 MAGGIO 2010

Cambio di denominazione del gruppo, Razzanelli: “Vinta la battaglia contro il boicottaggio di PD e di PdL”
Il capogruppo: “Il parere del segretario generale di Palazzo Vecchio Antonio Meola smentisce le tesi del presidente del consiglio Giani, che non avevano come sostenevo alcun fondamento giuridico”
“Ho vinto la battaglia contro il boicottaggio ai miei danni di PD e PdL, che per cinque mesi hanno tenuto in ostaggio il presidente del consiglio Giani: da oggi il mio gruppo si chiama ufficialmente Lega Nord Toscana”. Questa la dichiarazione del capogruppo Mario Razzanelli, che commenta il parere emesso oggi da parte del segretario generale di Palazzo Vecchio Antonio Meola sul cambio di denominazione del gruppo da “Firenze c’è” a “Lega Nord Toscana”.
“Avevo ragione – ha aggiunto Razzanelli –: le tesi sostenute da Giani non avevano alcun fondamento giuridico, come chiarito dal dottor Meola. Di questa assurda vicenda, mi dispiace soprattutto che Giani si sia prestato al giochino politico architettato dai due principali partiti che siedono in consiglio comunale per escludere la Lega, che evidentemente dà loro molto, molto fastidio”.
Nel suo parere, Meola conclude così: “(…) si ritiene pertanto ammissibile il cambio di denominazione proposto dal consigliere Razzanelli, da ‘Firenze c’è – Comitati cittadini – Firenze’ in ‘Lega Nord – Toscana’. Ciò in quanto, da una parte un comportamento contrario non trova fondamento nel dettato regolamentare che, ancorché incompleto, non può essere interpretato in maniera difforme da quanto avvenuto in precedenza o in modo non conforme alla legge, e dall’altra potrebbe porsi in contrasto con i principi generali in materia, dal momento che per vincolo costituzionale gli eletti dell’assemblee rappresentative godono di piena libertà politica”.
Tra le motivazioni addotte dal segretario generale, si legge: “E’ ormai pacifico in dottrina e giurisprudenza che non vi è e non vi può essere per un eletto alcun obbligo di appartenere ad un determinato gruppo (cfr. Consiglio di Stato 10 giugno 2002, n. 3191, TAR Puglia 28 gennaio 2009, ri. 100). La regola costituzionale che sancisce la libertà politica dell’eletto ‘senza vincolo di mandato’ lo vieta espressamente”. E ancora, più avanti: “Il fatto che gli artt. 72 e 82 della Costituzione facciano riferimento ai gruppi, da un lato presuppone una corrispondenza di massima fra gruppi e partiti ma, dall’altro, mantiene ferma l’autonomia parlamentare (e quindi consiliare), nel senso che, ai tini dell’attività dell’assemblea, conta (sul piano costituzionale) l’appartenenza al gruppo e non a questo o a quel partito. Si rileva, inoltre, come nessun limite al cambio di denominazione dei gruppi consiliari si ricavi dall’art. 8 del Regolamento ai sensi del quale: ‘I Gruppi consiliari possono cambiare la loro denominazione dandone preventiva e motivata comunicazione, sottoscritta da tutti i Consiglieri del Gruppo medesimo, all’ufficio di Presidenza’”.
“Occorre, inoltre, precisare – scrive ancora il dottor Meola – come sulla questione assumano rilievo anche le vicende precedenti, avendo in realtà il Consiglio già accettato, senza sollevare eccezioni in merito, cambi di denominazione del tutto analoghi al caso in esame (...). Sostenere, pertanto, che la facoltà prevista dall’art. 8 non sia esercitabile da parte di un gruppo consiliare formato da un solo consigliere, essendo siffatta atipica conformazione una deroga rispetto al principio generale che prevede che i gruppi consiliari debbano essere costituiti da un numero di consiglieri non inferiore a due, non trova una giustificazione normativa e non risulta del tutto ‘coerente’ con quanto avvenuto in passato”.
“Infine – continua nel suo parere il segretario generale –, altro aspetta da prendere in considerazione, ai fini della corretta interpretazione del caso in esame, può essere rappresentato dalla titolarità all’uso della denominazione e del contrassegno di un partito politico: l’unico soggetto legittimato ad impugnarne un eventuale uso improprio non potrebbe essere che il solo partito politico interessato”.
“Il Consiglio comunale non sarebbe legittimato a vietare l’uso della denominazione scelta da un Consigliere non avendo titolo al riguardo se non nel caso, ovviamente, in cui il nome scelto sia già presente in Assemblea o sia contrario alla legge” conclude Meola.

Fonte: Rete Civica Comune di Firenze
http://press.c omune.fi.it/hcm/hcm5353-1_2_1-Cambio+di+denominazione+del+gruppo%2C+Razzanelli%3A+%93V.html?cm_id_details=50465&id_padre=4473

mercoledì 12 maggio 2010

Razzanelli: “I gruppi consiliari comunale e regionale faranno squadra per Firenze. la Lega punta al 10% in provincia di Firenze”

Comunicato stampa
12 maggio 2010

Razzanelli: “I gruppi consiliari comunale e regionale faranno squadra per Firenze. la Lega punta al 10% in provincia di Firenze”


“E’ la prima volta che un gruppo consiliare regionale e un gruppo comunale sono presenti insieme in Palazzo Vecchio per impegnarsi a risolvere in modo concreto i problemi che riguardano la nostra città. Una sinergia che rappresenta un modo nuovo di fare politica. I nostri gruppi “faranno squadra” per Firenze”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di “Lega Nord Toscana” in Consiglio Comunale, nel corso della conferenza stampa “Una politica e un programma comune per la città di Firenze, tenutasi oggi presso la sala incontri in palazzo vecchio, cui sono intervenuti i consiglieri regionali del Carroccio: Antonio Gambetta Vianna, Gianluca Lazzeri, Marina Staccioli, Dario Locci.

“Le questioni di Firenze – aggiunge Razzanelli – riguardano di riflesso l’intera Regione: Tav, aeroporto, bretella, Maggio Musicale, tramvia saranno temi che i due gruppi tratteranno nei diversi ambiti con unitarietà di metodo e di obiettivi”.

“L’aeroporto – spiega Razzanelli – è inadeguato. La soluzione che proponiamo è la pista parallela all’autostrada. Senza un ampliamento dello scalo di Peretola, Firenze e di conseguenza la Toscana rimarranno soffocate”.

“Con riferimento alla TAV – aggiunge Razzanelli – la Lega ha sempre avuto un atteggiamento chiaro e coerente, dichiarandosi contraria alla stazione Foster, opera inutile e dai costi esorbitanti. Per questo sosteniamo la posizione di Renzi, che ha compreso l’inutilità di tale opera e, dopo aver avallato la sua realizzazione durante la campagna elettorale del 2009, adesso sta lottando contro governo nazionale e regionale per cancellarla”.

“La Lega a Firenze – dichiara Razzanelli – si propone come forza di opposizione che contribuisce al governo della città. Siamo un partito al servizio degli interessi della gente, senza pregiudizi ideologici. I gruppi consiliari in Comune e in Regione agiranno in maniera coesa e coordinata nell’interesse di Firenze e dei cittadini”.

“Con questa politica chiara e concreta – conclude Razzanelli – per la Lega sarà possibile raggiungere e superare l’obiettivo del 10% in provincia di Firenze che ci siamo posti per la prossima tornata elettorale”.

“La Lega è espressione del territorio – hanno asserito all'unisono i quattro consiglieri regionali del Carroccio – e con noi in Regione ci sarà una vera forza di opposizione”.

Il capogruppo e vice capogruppo del Carroccio Toscano, Antonio Gambetta Vianna e Marina Staccioli, si sono soffermati sulle tematiche chiave per Firenze “capitale della Toscana” come il Maggio, la Tav e il potenziamento dell'aeroporto di Peretola .

“La costruzione della pista parallela – ha sottolineato il capogruppo del Carroccio – è di assoluta necessità e darebbe a Firenze maggiore qualità dal punto di vista turistico e non solo. In Regione porteremo tutte le questioni di Firenze per evitare uno sperpero di soldi, come rappresenta la costruzione della Tav, e fare in modo che il Maggio, vera espressione della cultura toscana, abbia i dovuti fondi”.

Staccioli ha, invece, evidenziato “la grande sinergia che c'è tra i vari consiglieri della Lega in qualsivoglia Istituzione. Firenze non è attrezzata dal punto di vista della viabilità, delle infrastrutture e dei trasporti. Dato che ora il turismo è concentrato molto sulle navi da crociera, i turisti che approdano al porto di Livorno non hanno un collegamento tale che possa permettere loro di visitare Firenze in assoluta tranquillità. Bisogna migliorare il problema di accesso al turismo e questo lo faremo presente in Regione”.

Dario Locci ha definito l'ingresso della Lega in Regione come “una svolta storica. La Lega sarà un'opposizione di pungolo, un’opposizione incisiva. Dopo anni di un forte sistema di potere e la non presenza di un'opposizione, la Lega rappresenta una linfa nuova e una forza libera dalle consorterie di carattere economico e politico. La Lega Nord è l'unica vera forza federale”.

“Come diceva Bartali, è tutto da rifare: ed effettivamente lo è”. Ha esordito, così, Gian Luca Lazzeri, segretario questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale che ha sottolineato il grande lavoro che c'è da fare e come Firenze sia “il baricentro politico ed economico della Toscana”.

martedì 11 maggio 2010

Razzanelli: "Firenze compatta per rilanciare il Maggio. Il Comitato di fund raising un importante strumento di cofinanziamento"

COMUNICATO STAMPA
11 MAGGIO 2010


Razzanelli: "Firenze compatta per rilanciare il Maggio. Il Comitato di fund raising un importante strumento di cofinanziamento"



"Firenze compatta per rilanciare il Maggio. Non si può accettare passivamente il declino di un'istituzione che fa parte della cultura "vivente" della nostra città, un patrimonio inestimabile che si aggiunge a quello lasciatoci dai nostri avi, neppure si può concepire che la cultura venga amministrata a colpo di decreto”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio, intervenendo nel corso del Consiglio straordinario che si è tenuto presso il Teatro Comunale.

"Il Festival del Maggio - spiega Razzanelli - è un fiore all'occhiello per Firenze e per tutta la cultura italiana. Sono certo che l'Austria non accetterebbe di vedere declassato il Festival di Salisburgo, evento che conferisce lustro all'intera nazione. Di fronte a tale ipotesi, le istituzioni locali e nazionali si attiverebbero congiuntamente per evitare un simile disastro. Per il Maggio serve un intervento deciso, che veda coinvolte tutte le forze politiche, le istituzioni culturali e anche il mondo dell'imprenditoria e dei privati".

"Senza dubbio – aggiunge Razzanelli – il Maggio necessita di una gestione più oculata che possa consentire di avere bilanci migliori rispetto a quelli attuali. Si dovranno analizzare i costi ed eliminare gli sprechi qualora vengano evidenziati. Ma soprattutto si deve aumentare la produttività, con un metodo che consenta un miglior impiego del personale a disposizione senza che questo comprometta la professionalità e la qualità artistica delle nostre maestranze. Se si pensa di risanare il Teatro diminuendo la produzione e vendendo il patrimonio siamo sulla strada sbagliata. In questo caso, il Teatro potrebbe avere grossi problemi”.

Razzanelli ha posto l'accento sulla questione del Parco della Musica, oggetto di indagini da parte della Magistratura.

"Il governo nazionale – spiega Razzanelli - deve giustificare un comportamento anomalo, quasi schizofrenico, nei confronti del Maggio. Il Parco della Musica, opera decisa e finanziata per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, che costerà oltre 300 milioni di euro (e potrebbe superare i 400), sarebbe destinata a ospitare un "bambino mezzo morto". Di fronte a questa ipotesi, forse sarebbe più utile evitare lo sperpero di tali risorse, lasciare il Maggio dov'è adesso e destinare i fondi alla gestione della Fondazione. Con tutti quei soldi il Maggio non avrebbe problemi per i prossimi 50 anni".

"La questione del nuovo Teatro - dichiara Razzanelli – è nel mirino della magistratura. Oltre all'annullamento del TAR, del quale attendiamo tutti di conoscere le motivazioni, pende anche lo spettro della nullità ai sensi dell'art. 253 dlgs. 163/2006, che potrebbe comportare, qualora uno degli interessati facesse ricorso al TAR, l'azzeramento "ex tunc" del contratto. Di conseguenza la ditta dovrebbe cessare i lavori. Per questo la prudenza amministrativa suggerirebbe una sospensione in attesa che venga deciso il ricorso presentato dalla SAC contro la sentenza del TAR del Lazio".

Conclude Razzanelli: "Occorre, infine, valorizzare la presenza dei privati, piccoli e grandi, come cofinanziatori della Fondazione. Quattro anni fa è nato, anche su mia indicazione, il comitato di fund raising, che esiste ormai solo sulla carta essendo deceduto da tempo. In quattro anni, si è riunito una sola volta. Città come Zurigo e Francoforte ottengono contributi sostanziosi grazie a comitati di fund raising che funzionano".

“UNA POLITICA E UN PROGRAMMA COMUNE PER LA CITTÀ DI FIRENZE”

CONFERENZA STAMPA

“UNA POLITICA E UN PROGRAMMA COMUNE PER LA CITTÀ DI FIRENZE”



INVITO STAMPA


LA S.V. E’ INVITATA

ALLA CONFERENZA STAMPA “UNA POLITICA E UN PROGRAMMA COMUNE PER LA CITTÀ DI FIRENZE” CHE SI TERRÀ DOMANI MERCOLEDI’ 12 MAGGIO 2010, ALLE ORE 12.30, PRESSO LA SALA INCONTRI IN PALAZZO VECCHIO


INTERVERRANNO:

· I CONSIGLIERI REGIONALI DI LEGA NORD TOSCANA (ANTONIO GAMBETTA VIANNA, GIANLUCA LAZZERI, MARINA STACCIOLI, DARIO LOCCI)

· MARIO RAZZANELLI (CAPOGRUPPO LEGA NORD IN CONSIGLIO COMUNALE)

· JACOPO ALBERTI (COMMISSARIO PROVINCIALE LEGA NORD A FIRENZE)

venerdì 30 aprile 2010

Razzanelli: "Grazie Napolitano! E’ una grande vittoria per Firenze, frutto della mobilitazione dell'intera città”

COMUNICATO STAMPA
29 APRILE 2010

Razzanelli: "Grazie Napolitano! E’ una grande vittoria per Firenze, frutto della mobilitazione dell'intera città”

Il capogruppo della Lega commenta così la scelta del Presidente della Repubblica di non firmare il decreto sulle Fondazioni Liriche


“E' una grande vittoria per Firenze, frutto della mobilitazione dell'intera città. Grazie al Presidente Napolitano che ha capito l'assurdità e i danni che un provvedimento del genere avrebbe provocato alla cultura italiana e a Firenze in particolare. Napolitano ha dimostrato, ancora una volta, di essere uno dei migliori Presidenti che l'Italia abbia mai avuto”. Così Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio, commenta la scelta del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare il decreto sulle Fondazioni liriche che avrebbe di fatto sancito il declassamento del Maggio Musicale Fiorentino.

“La Cultura e la Storia che stanno dietro al Maggio – spiega Razzanelli – non possono essere falciate a colpi di decreto. Questo vale non solo per le Fondazioni Liriche ma anche per tutto il nostro patrimonio culturale, che costituisce una delle risorse ancora rimaste al nostro Paese e che nessuno può portarci via, come invece sta avvenendo per le attività manifatturiere”.

“La Cultura – conclude Razzanelli – se utilizzata nel modo giusto può costituire un'importante fonte di reddito per il nostro Paese”.

martedì 20 aprile 2010

Razzanelli: “Bene che tutta la città partecipi a scrivere il nuovo piano strutturale”

Razzanelli: “Bene che tutta la città partecipi a scrivere il nuovo piano strutturale”
“Il vecchio piano è morto sotto i colpi della magistratura fiorentina”

Questo l’intervento del capogruppo Mario Razzanelli

“Come Lega Nord abbiamo apprezzato la volontà del sindaco Renzi di far partecipare la città intera, anche con strumenti innovativi, alla redazione del piano strutturale. Non ci resta altro che acquisire il documento per esprimere le nostre valutazioni. Occorre ricordare la strada percorsa, che inizia con lo scoppio dello scandalo di Castello nel novembre del 2008, le dimissioni dell’assessore Biagi, che preferì sparire da Palazzo Vecchio, e il sindaco Domenici che il 6 dicembre si incatenò a Roma, per proclamare ‘urbi et orbi’ la sua estraneità a quanto stava accadendo in città. Il piano strutturale già all’ordine del giorno del consiglio del 1° dicembre 2008 venne ritirato dal sindaco, che aveva avocato a se le deleghe dell’urbanistica, e non sarà più approvato. Si trattava di un piano che prevedeva quasi 7 milioni di metri cubi per un valore complessivo di oltre 30 miliardi. Mi auguro che il nuovo piano strutturale abbia stravolto quelle linee guida, che furono aspramente contestate dai cittadini organizzati in comitati e rimasti inascoltati”. (fdr)

Razzanelli: “Maggio Musicale, appoggio al Sindaco per con un comitato “ad hoc”. Il Ministro Bondi ci faccia vedere il decreto”

COMUNICATO STAMPA
19 APRILE 2010


Razzanelli: “Maggio Musicale, appoggio al Sindaco per con un comitato “ad hoc”. Il Ministro Bondi ci faccia vedere il decreto”

“La battaglia per evitare il declassamento del Maggio Musicale deve essere combattuta dall’intera città di Firenze in modo compatto”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio.

Razzanelli ha espresso apprezzamento per le dichiarazioni del Sindaco “che sono in sintonia con il comune sentire di chi ha a cuore le sorti della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino”.

“Il Ministro Bondi – aggiunge Razzanelli – tranquillizzi la città facendo vedere il decreto che per ora è ancora “secretato” nelle stanze del suo Dicastero. Ci auguriamo tutti che venga rielaborato, grazie a questa sollevazione popolare, rispetto alle “illazioni” che sono trapelate sul testo originario e che, direttamente o indirettamente, destinavano il Maggio a diventare un teatro di serie B”.

“Il Ministro – aggiunge Razzanelli – ci spieghi il comportamento schizofrenico del governo. Il Parco della Musica, opera decisa e finanziata per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, che costerà oltre 300 milioni, potrebbe essere destinata a ospitare un “bambino mezzo morto”. Allora meglio evitare lo sperpero di tali risorse, lasciare il Maggio dov’è adesso e destinare i fondi alla gestione della Fondazione. Con tutti quei soldi il Maggio non avrà problemi per i prossimi 50 anni”.

“Con un po’ più di attenzione – aggiunge Razzanelli – da parte dei parlamentari toscani di tutti gli schieramenti, che hanno brillato per la loro assenza in tale vicenda, non saremmo arrivati a questo punto. Auguriamoci che da oggi la “Musica” sia diversa”.

Razzanelli ha annunciato che appoggerà l’azione del sindaco promuovendo la nascita di un comitato di cittadini “assolutamente apolitico e trasversale in difesa e per lo sviluppo della Fondazione Del Maggio e della rivitalizzazione del suo Festival”. Razzanelli, infine, ha chiesto al sindaco di rendere operativo il Comitato di Fund Raising “che versa attualmente in stato comatoso”.

sabato 20 marzo 2010

Razzanelli: “Tutti uniti per difendere il Maggio Musicale Fiorentino, compresi i sindacati”

COMUNICATO STAMPA
20 MARZO 2010

Razzanelli: “Tutti uniti per difendere il Maggio Musicale Fiorentino, compresi i sindacati”


“La questione del nuovo Teatro è nel mirino della magistratura. Oltre all’annullamento del TAR, del quale attendiamo tutti di conoscere le motivazioni, pende anche lo spettro della nullità ai sensi dell’art. 253 dlgs. 163/2006, che potrebbe comportare, qualora uno degli interessati, ovvero una delle ditte partecipanti alla gara avviasse la procedura, l’azzeramento “ex tunc” del contratto. Di conseguenza la ditta dovrebbe cessare i lavori. Per questo insisto che sospendere i lavori sarebbe una questione di prudenza amministrativa. Poiché il vicesindaco Nardella continua a eludere ed equivocare le mie domande, ho convocato personalità di spicco e al di sopra delle parti per far conoscere alla città le loro opinioni”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, sostenitore del Maggio Musicale Fiorentino, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso il Caffè “Giubbe Rosse” a Firenze. Sono intervenuti: Stefano Merlini, ex sovrintendente del Maggio: il maestro Bruno Bartoletti, direttore artistico del Maggio dal 1985 al 1991; Giovanni Pallanti, già vicesindaco di Firenze e membro per otto anni del CdA della Fondazione del Maggio; la prof.ssa Mina Gregori, storica dell’arte di fama internazionale; Alberto Batisti, critico musicale e direttore artistico del Teatro Verdi di Pisa. Erano presenti, inoltre, le rappresentanze sindacali di CGIL-SLC, UIL, FIALS, CISL.

Oltre ad illustrare le motivazioni del ricorso della Gia.Fi, Razzanelli ha presentato le foto dei progetti dell’Archea e di Isozaki, messi a raffronto di quello della SAC. “Per quanto riguarda la sala grande – spiega Razzanelli – che è l’anima di un teatro, SAC perde la partita: i due progetti alternativi sono decisamente migliori”.

Razzanelli punta il dito contro la precedente amministrazione comunale, guidata da Leonardo Domenici, e coinvolge anche l’attuale vicesindaco Dario Nardella. “Nella precedente consiliatura – spiega Razzanelli – Nardella era presidente della Commissione Cultura e quindi aveva rapporti con Salvo Nastasi, uomo chiave di tutta la vicenda nei molteplici ruoli da lui ricoperti: prima commissario del Maggio e infine presidente della Commissione giudicante che è stata in grado di decidere in soli dieci giorni le sorti di un’opera come il Parco della Musica”.

Tutti partecipanti, inclusi i rappresentanti dei sindacati, hanno sottolineato la necessità di rilanciare il Festiva Maggio che sta declinando pericolosamente, come ha spiegato Stefano Merlini.

“Non potevo accettare passivamente – afferma Merlini – di assistere all’attuale stato di decadenza del Maggio, un declino che, fra l’altro, ha consentito al governo di presentare all’inizio di febbraio una bozza di decreto legge, anche se poi provvisoriamente ritirato, che salvava il ruolo nazionale solo della Scala e dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, relegando di fatto il Maggio alla stregua di un teatro di dimensioni regionali se non di provincia. La progressiva riduzione della produttività ha causato una corrispondente diminuzione dei contributi statali, minori incassi e un netto calo dei contribuiti dei privati, che sono stati infine esclusi anche dal CdA. Per non parlare del mancato decollo del comitato di fund raising, che dopo roboanti annunci da parte di Nastasi è rimasto solo sulla carta”.

Secondo Giovanni Pallanti tale declino può essere arrestato solo rimuovendo coloro che hanno causato tale dissesto. “Il maggior responsabile di tale sfascio – dichiara Pallanti – è senza dubbio Salvatore Nastasi il quale, d’intesa con Domenici, è stato il filo conduttore di tutta questa vicenda nelle sue varie fasi. Nastasi ha contribuito alla nomina di Giambrone come sovrintendente. È il momento che Giambrone se ne vada”.

Una svolta nella gestione del Maggio è stata invocata anche da Alberto Batisti. “I fiorentini – ha detto Batisti – sono stati esclusi del tutto dalla gestione, dalle scelte e in generale dalla vita del teatro. Dobbiamo restituire il Maggio alla cultura fiorentina”.

In particolare, i presenti hanno espressi giudizi severi sul modo nel quale è stata gestita la gara d’appalto per la costruzione del nuovo Auditorium.

Forti critiche al riguardo sono espresse dal maestro Bruno Bartoletti. “Mi chiedo perché – dichiara Bartoletti – la città sia stata tenuta all’oscuro di tale progetto e perché a tale bando non abbiamo partecipato i più grandi architetti del mondo. Tutto ciò è inaccettabile per una città come Firenze, una delle più belle e più ricche di cultura del mondo intero”.

Anche Mina Gregori ha espresso perplessità sul nuovo Auditorium. “Dopo avere visto le foto del progetto dichiarato vincitore penso che questo sia veramente di qualità mediocre, specialmente se paragonato a quelli dell’Archea e di Isozaki, che oggi Razzanelli mi ha permesso per la prima volta di vedere”.

Razzanelli ha infine annunciato che organizzerà un convegno, a cui hanno già aderito i partecipanti alla conferenza odierna compresi i sindacati, per illustrare alla città la situazione del Maggio Fiorentino, del suo Festival, nonché del Parco della Musica.

giovedì 18 marzo 2010

Mrganti e Razzanelli: “L’aumento della Cosap doveva essere spiegato e non imposto"

Comunicato stampa
18 Marzo 2010

Dichiarazione congiunta di Claudio Morganti, Segretario Regionale Lega Nord Toscana, e Mario Razzanelli, capogruppo della Lega in Palazzo Vecchio


“L’aumento della Cosap doveva essere spiegato e non imposto. Se Nardella avesse agito in modo trasparente e graduale, non saremmo arrivati a questo punto”

“Un aumento della Cosap tanto elevato doveva essere spiegato e non imposto. Nardella avrebbe dovuto attuare in concreto il concetto di concertazione”. Lo dichiarano all’unisono Claudio Morganti, Segretario Regionale Lega Nord, e Mario Razzanelli, capogruppo del Carroccio in Palazzo Vecchio.

Secondo Morganti e Razzanelli “un incremento così considerevole in un’unica soluzione non è ammissibile. Anche se la Cosap fosse stata troppo bassa, Nardella avrebbe dovuto agire diversamente, stabilendo un aumento graduale della tassa stessa e spiegandone le ragioni a chi dovrà sostenere tali oneri”.

Affermano i due esponenti del Carroccio: “Oggi in una manifestazione imponente i commercianti chiedono a gran voce di essere ascoltati, mentre vengono bruciati centinaia di milioni di euro per opere pubbliche quali la Stazione Foster”.

martedì 16 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Nardella ancora una volta equivoca sulle domande e non risponde sulla nullità della gara”

Comunicato stampa
15 Marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Nardella ancora una volta equivoca sulle domande e non risponde sulla nullità della gara”

“Nardella nega le responsabilità politiche dell’amministrazione precedente, di cui lui era parte come presidente della Commissione Cultura, affermando che Domenici è al di sopra delle parti e che la sua azione è legittima”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord in Palazzo Vecchio.

“Non ho mai accusato Domenici – spiega Razzanelli – di aver commesso qualsivoglia reato. Ho contestato all’ex Sindaco, come cittadino e amante del Maggio, di aver tenuto nascosto alla città e al CdA del Maggio la gara di appalto per un’opera così importante e l’indicazione di Stefano Pace come membro della Commissione tecnica. Ho criticato l’accelerazione dei tempi in pendenza del ricorso Gia.Fi., che chiedeva l’annullamento della gara a causa di vizi gravissimi tali da inficiare irrimediabilmente l’aggiudicazione alla SAC. Criteri di prudenza amministrativa, la complessità della vicenda e gli interessi in gioco avrebbero dovuto suggerire a Domenici di aspettare almeno il 16 aprile 2008, giorno in cui il Tar si pronunciò respingendo la sospensione cautelare. Non solo, Domenici avrebbe dovuto attendere la sentenza definitiva richiedendo magari al Tar un “prelievo di urgenza”. Ma non lo fece”.

“È sorprendente – aggiunge Razzanelli – come Nardella non affronti il tema più scottante della domanda di attualità, che riguarda la nullità dell’atto per effetto dell’art. 253, comma 1 quinquies del Dlgs. 163/2006 che sospende la possibilità di utilizzare la procedura di “appalto–concorso” utilizzata da Balducci, ritenuta pericolosa dal legislatore perché consente una lievitazione incontrollata dei costi come avvenuto nel nostro caso, visto che si è passati da 70 a 260 milioni. Il Tar ha annullato una gara nulla. Il contratto di appalto potrebbe essere considerato inesistente o nullo. I lavori, se così fosse, si fermerebbero immediatamente perché viene a mancare lo strumento giuridico che li consente. Nardella tace perché non sa cosa dire”.

“Chiedo al Sindaco – conclude Razzanelli – di sospendere i lavori nell’interesse della città fino a che non sia fatta chiarezza su questa complessa vicenda per evitare ulteriori danni. Condivido l’ipotesi di Valdo di Spini di riconsiderare una ristrutturazione dell’attuale sede del Maggio in Corso Italia e la costruzione di un Auditorium nell’ex area della Dogana, da utilizzare anche per un’attività congressuale”.

Razzanelli (Lega Nord): “Il TAR del Lazio ha annullato una gara nulla. Chiedo di sospendere i lavori

Comunicato stampa
3 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Il TAR del Lazio ha annullato una gara nulla. Chiedo di sospendere i lavori”


“Con la sentenza resa nota ieri, che accoglie il ricorso della Gia.Fi, il TAR del Lazio ha annullato una gara nulla. Dalla lettura del ricorso appaiono evidenti le gravi motivazioni che hanno portato all’annullamento della gara”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord in Palazzo Vecchio.

Razzanelli ripercorre la cronistoria della vicenda.

“In data 25 febbraio 2008 – ricorda il capogruppo della Lega – la Gia.Fi. aveva presentato un ricorso al TAR del Lazio come provvedimento urgente a causa dei gravi difetti lamentati durante lo svolgimento della gara d’appalto. La Gia.Fi. chiedeva l’aggiudicazione della gara o il suo annullamento per un iter aggiudicatorio evidentemente viziato. La stessa Gia.Fi., considerati gli importanti interessi in gioco, chiedeva in via cautelativa sospensione della gara stessa in attesa della sentenza del TAR. L’udienza venne fissata dal TAR di Roma per il 16 aprile 2008”.

“Dalla lettura del ricorso – spiega Razzanelli – emergono i vizi di procedura gravissimi (alla pagina 17) e tali da inficiare irrimediabilmente l’aggiudicazione disposta in favore della SAC”.

“L’amministrazione Domenici – aggiunge Razzanelli – dopo aver tenuto nascosto tutte le fasi del concorso e i progetti presentati anziché attendere la prima sentenza del TAR relativa alla sospensione cautelativa, decise di accelerare i tempi convocando un Consiglio Comunale straordinario il 20 marzo 2008. In tale occasione feci presente il ricorso della Gia.Fi. e chiesi di aspettare le decisioni del TAR riguardo a tale questione. Domenici e la maggioranza in Consiglio Comunale ritennero opportuno di andare dritti per la loro strada, infischiandosene del ricorso pendente ed evitando di fare un raffronto fra il progetto GIA.FI e quello della SAC”.

“Il 16 aprile 2008 – prosegue Razzanelli – una sentenza del TAR del Lazio dichiarò non urgente la questione sollevata dalla Gia.Fi. L’amministrazione comunale prese la palla al balzo per accelerare ulteriormente l’iter, affermando che l’ostacolo TAR era da considerarsi superato. A questo punto la questione del Teatro del Maggio, ovvero la più grande opera edilizia fiorentina degli ultimi decenni, va in letargo nelle stanze romane del Tar e qui vi rimane per ben due anni. I lavori a Firenze vanno avanti e il 29 gennaio 2009 viene posta la prima pietra del nuovo auditorium. Solo di recente, grazie all’intervento della magistratura nel contesto di un’inchiesta di rilevo nazionale, le irregolarità manifestate nella gara d’appalto per il nuovo Teatro del Maggio sono riemerse in tutta la loro gravità ed hanno indotto, per ovvi motivi, ad accelerare i tempi e tirare fuori dai cassetti il ricorso della GIA.FI”.

“A questo punto – afferma Razzanelli – è doveroso che vengano identificate le responsabilità. Vi è una responsabilità di chi ha indetto una gara palesemente irregolare. Potrebbe essere lo stesso Angelo Balducci nel suo ruolo di Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici? Quale è il ruolo che ha avuto e le eventuali responsabilità di Salvo Nastasi, prima commissario del Maggio, poi dirigente del Ministero, infine presidente della Commissione giudicante che è stata in grado di decidere in soli dieci giorni le sorti di un’opera come il Parco della Musica, del valore di oltre 240 milioni, assegnando il massimo punteggio al progetto della SAC. I commissari Talocchini, rappresentante del Comune, e Pace, in rappresentanza del Maggio, come hanno fatto a non vedere la “oscenità” della Sala Grande della SAC e assegnargli il massimo del punteggio? Ce lo spieghino. Infine, non si può negare un’evidente responsabilità politica da parte dell’ex Sindaco Domenici e della maggioranza che lo sosteneva in Palazzo Vecchio, che ha ignorato il ricorso al TAR e ha portato avanti il progetto SAC”.

Conclude Razzanelli: “Se ci sarà una nuova gara, stante la legislazione attuale, dovrà essere seguita una procedura completamente diversa. Prima si farà il concorso per il progetto, poi il progetto definitivo e infine l’appalto. Credo che oggi si debbano sospendere i lavori ed è quanto chiederò lunedì in Consiglio comunale. Poi decideremo il da farsi nell’interesse di Firenze del Maggio”.

domenica 7 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Aderisco alla Class Action contro il sottoattraversamento"

Comunicato stampa
6 Marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Aderisco alla Class Action contro il sottoattraversamento. La ricerca di una soluzione alternativa alla stazione Foster è parte essenziale del programma della Lega Nord”


“Ogni iniziativa che possa servire a evitare il disastro ecologico della Stazione Foster è benvenuta, perciò aderisco alla Class Action promossa dal Comitato contro il sottoattraversamento”. È’ quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord in Palazzo Vecchio.

“La ricerca di una soluzione alternativa alla Foster e al sottoattraversamento – aggiunge Razzanelli – è parte essenziale del programma della Lega Nord per le imminenti elezioni regionali”.

“La Lega Nord – conclude Razzanelli – si impegnerà in Consiglio Regionale per intraprendere ogni iniziativa per fermare la costruzione di tale opera e ricercare una soluzione alternativa, esaminando seriamente le proposte esistenti e privilegiando l’ipotesi del passaggio in superficie”.

martedì 2 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Renzi ha confermato che la procedura di nomina del membro Stefano Pace non è stata corretta”

Comunicato stampa
1° Marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Renzi ha confermato che la procedura di nomina del membro Stefano Pace non è stata corretta”

“Renzi ha confermato che la procedura di nomina del membro Stefano Pace non è stata corretta. Il CdA del Maggio non è mai stato convocato per stabilire quali fossero i criteri per la scelta del membro della Commissione Tecnica, né tantomeno allo stesso CdA è stata sottoposta una rosa di candidati fra i quali scegliere il commissario destinato a rappresentare la Fondazione in questa importante commissione”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio.

“A scegliere l’architetto Francesco Pace – spiega Razzanelli – pare sia stato il sovrintendente Francesco Giambrone, che sembra abbia deciso da solo senza interpellare il CdA del Maggio, organo competente per tale scelta. Ancora oggi non ci è dato conoscere se e quali siano stati i criteri adottati, e se ci sia stata una rosa di nomi tra i quali lo stesso Giambrone abbia scelto”.

“È evidente – aggiunge Razzanelli – che la partecipazione dell’architetto Pace è stata determinante nella valutazione espressa dalla Commissione Tecnica presieduta da Salvo Nastasi. In soli cinque giorni, dal 23 al 28 dicembre 2007, questa Commissione riuscì ad esaminare cinque progetti e ad assegnare l’appalto dal valore di 200 milioni di euro, al progetto presentato dalla SAC, che ottenne il massimo punteggio sotto il profilo architettonico. Progetto poi completamente stravolto in seguito al diniego di Zubin Mehta”.

“Il Sindaco – conclude Razzanelli – conferma di non avere responsabilità per la decisione “politica” di Domenici di tenere all’oscuro tutta la città su una vicenda così importante”.

mercoledì 24 febbraio 2010

Razzanelli (Lega Nord Toscana): “Nardella si nasconde e non risponde. Lo faccia Renzi, in quanto Sindaco e Presidente della Fondazione del Maggio”

Comunicato stampa
24 Febbraio 2010

Razzanelli (Lega Nord Toscana): “Nardella si nasconde e non risponde. Lo faccia Renzi, in quanto Sindaco e Presidente della Fondazione del Maggio”


“Dario Nardella, «past president» della Commissione Cultura, si nasconde e non risponde alle mie domande. Lo faccia il Sindaco, in quanto Presidente della Fondazione del Maggio. Renzi deve spiegare alla città cosa è successo tra ottobre e dicembre del 2007”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo in Palazzo Vecchio di Lega Nord Toscana.

“Matteo Renzi – aggiunge Razzanelli – risponda alle domande che avevo già rivolto a Domenici nel gennaio del 2008: faccia vedere i progetti arrivati al secondo e terzo posto, conceda ai fiorentini la possibilità di giudicare l’operato della Commissione presieduta da Salvatore Nastasi, mostri alla città la vecchia e la nuova sala dell’Auditorium, spieghi chi ha scelto e con quali criteri il membro della Commissione Tecnica in rappresentanza della Fondazione e gli domandi come ha fatto ad assegnare il massimo punteggio a quella «oscenità» di sala”.

Conclude Razzanelli:”Renzi deve, infine, spiegarci perché i cittadini, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione e lo stesso Zubin Mehta siano stati tenuti all’oscuro di tutto. Il Sindaco non può dire che il suo predecessore Domenici non sapeva. La città ha bisogno di trasparenza su una vicenda così importante. Questo è un compito di Matteo Renzi, in quanto Sindaco di Firenze e Presidente della Fondazione del Maggio. Se Renzi non è informato, potrà avere maggiori informazioni dal Sovrintendente Francesco Giambrone”.

giovedì 28 gennaio 2010

Razzanelli: “Il 69% dei fiorentini non vuole la Stazione Foster. La maggioranza dei cittadini preferisce la soluzione Renzi”

Comunicato stampa
28 gennaio 2010

Razzanelli: “Il 69% dei fiorentini non vuole la Stazione Foster. La maggioranza dei cittadini preferisce la soluzione Renzi”


"Il 69% fiorentini non vuole in alcun modo la stazione Foster. Il dato è così evidente che non potrà essere ignorato dai fautori di tale progetto, ovvero Matteoli, Moretti e Martini”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di “Lega Nord Toscana” in Consiglio Comunale, in una conferenza stampa tenutasi oggi a Palazzo Vecchio per presentare i risultati del sondaggio realizzato dall’Istituto Freni. Oltre a Razzanelli, erano presenti: l’ing. Vincenzo Freni, curatore del sondaggio; Gianluca Lazzeri, coordinatore comunale della Lega Nord a Firenze; Marco Cordone consigliere provinciale della Lega Nord.

"Dal sondaggio – spiega Razzanelli – emerge anche che, nel caso fosse ineluttabile il sottoattraversamento, i fiorentini preferiscono la soluzione prospettata da Renzi, ovvero la realizzazione di una “mini Foster” di piccole dimensioni sotto la Fortezza. Il 58% degli intervistati preferisce la soluzione di Renzi e solo il 22% sceglie il progetto voluto da Matteoli”.

Aggiunge Razzanelli: “Avevo chiesto a Renzi di realizzare un sondaggio affinché fosse concessa ai fiorentini la possibilità di esprimersi su un’opera così importante. Poiché il Sindaco non lo ha fatto, ho provveduto io a commissionarne uno. Grazie a tale indagine, Renzi ha adesso uno strumento molto importante per esercitare pressioni contro governo nazionale, Regione e Ferrovie”.

“Rimango convinto – conclude Razzanelli – che il passaggio in superficie della TAV sia la soluzione migliore. In ogni caso potrei accettare l’ipotesi del sottoattraversamento se questo permette di mantenere la centralità di Santa Maria Novella e con una stazione di dimensioni ridotte, simili a quelle di una metropolitana”.

Gianluca Lazzeri ha ribadito la piena sintonia di vedute con Razzanelli. “La Lega – spiega Lazzeri – resta fedele a una battaglia che già ha condotto in campagna elettorale. Non è un problema per noi sostenere il progetto di Renzi perché la Lega guarda agli interessi della gente senza pregiudizi ideologici. Inoltre, noi siamo alleati affidabili e rispettiamo le alleanze”.

martedì 26 gennaio 2010

Razzanelli: "Il Pdl attacca la Lega Nord a Firenze e in Toscana"

COMUNICATO STAMPA
25 gennaio 2010

Razzanelli: "Il Pdl attacca la Lega Nord a Firenze e in Toscana"

"E’ inaccettabile che il capogruppo del Pdl Giovanni Galli, che ho sostenuto durante il ballottaggio apparentandomi con lui e permettendo così al Pdl di avere un consigliere in più in Palazzo Vecchio, abbia oggi incominciato una battaglia tanto inutile quanto sciocca, perché priva di ogni fondamento giuridico, per invitarmi a cancellare il gruppo Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio". Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Consiglio Comunale.

“Mi dispiace che Galli – ha aggiunto Razzanelli – abbia voluto coinvolgere in questa sua operazione politica di basso profilo il presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani”.

"L’atteggiamento del Pdl – ha aggiunto Razzanelli – è aggravato dalle dichiarazioni dell’on. Denis Verdini, coordinatore nazionale del partito, apparse oggi sulla stampa. Verdini, che pure è libero di avere opinioni differenti sotto il profilo politico, non può comunque usare toni così pesanti, al limite dell’offesa, nei confronti dell’on. Claudio Morganti, eurodeputato e segretario regionale di un partito alleato del Pdl“.

Riportiamo le dichiarazioni di Giovani Galli tratte dalla Conferenza di programmazione dei capigruppo del 18 gennaio 2010

Galli – chiede al Presidente di richiamare formalmente il capogruppo M. Razzanelli perché non gli sia consentito di utilizzare la comunicazione istituzionale del Comune di Firenze per comunicati stampa fatti come gruppo Lega Nord Toscana

domenica 17 gennaio 2010

CONFERENZA STAMPA “ALTA VELOCITÀ-STAZIONE FOSTER”

CONFERENZA STAMPA
“ALTA VELOCITÀ - STAZIONE FOSTER”


LA S.V. E’ INVITATA

ALLA CONFERENZA STAMPA “ALTA VELOCITÀ-STAZIONE FOSTER” CHE SI TERRÀ DOMANI LUNEDÌ 18 GENNAIO 2010, ALLE ORE 12.00, PRESSO LA SALA INCONTRI IN PALAZZO VECCHIO


SARANNO PRESENTI:

· MARIO RAZZANELLI
· ON. CLAUDIO MORGANTI
(EURODEPUTATO LEGA NORD)

mercoledì 13 gennaio 2010

Razzanelli: “Stazione Foster è opera inutile e costosa. Appoggio a Renzi anche da Mina Gregori"

Comunicato stampa
12 gennaio 2010

Razzanelli: “Stazione Foster è opera inutile e costosa. Appoggio a Renzi in una battaglia nell’interesse della città dei fiorentini anche da Mina Gregori”

“Col passaggio alla Lega Nord non ho cambiato opinione riguardo alla Stazione Foster, una follia urbanistica, inutile, ingombrante ed eccessivamente costosa. Pur continuando a ritenere il passaggio in superficie della TAV la migliore soluzione, ribadisco il mio appoggio al sindaco Matteo Renzi per trovare un’alternativa alla stazione Foster, passaggio fondamentale per ripensare l’intero progetto”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Consiglio comunale, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi in Palazzo Vecchio, cui hanno preso parte anche l’ing. Vincenzo Abruzzo e la prof.ssa Mina Gregori.

“Un’opera del genere che verrà a costare a conti fatti almeno 1,5 miliardi – prosegue Razzanelli – è nell’interesse “legittimo” dei costruttori, ma contraria agli interessi ugualmente “legittimi” della città e dei fiorentini”.

Razzanelli ha replicato a coloro che l’accusano di sostenere il sindaco spiegando che “opponendosi alla stazione Foster, Renzi sta lottando contro Matteoli e Martini nell’interesse dei cittadini. Per questo lo sostengo su una questione che era parte del mio programma elettorale. Matteoli non può rifiutare la richiesta di Renzi di approfondire una nuova soluzione perché questa richiederebbe una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), visto che anche per l’attuale progetto di Stazione Foster è stato portato avanti senza la VIA”.

L’ing. Abruzzo ha precisato ancora una volta che “l’Alta Velocità passa già da Firenze e quindi non vi è necessità di avere fretta per accelerare i lavori della TAV. Si tratta sempre di soldi pubblici poiché il bilancio delle Ferrovie viene ripianato ogni anno dallo Stato, cioè da noi cittadini”.

Ha dichiarato, infine, Mina Gregori. “Come ho combattuto contro la tramvia e per la pedonalizzazione di Piazza Duomo, appoggerò Razzanelli e Renzi per fermare questa assurdità poiché ritengo la stazione Foster una follia urbanistica di pari gravità”.

lunedì 11 gennaio 2010

CONFERENZA STAMPA “STAZIONE FOSTER E SOTTOATTRAVERSAMENTO TAV”

CONFERENZA STAMPA
“STAZIONE FOSTER E SOTTOATTRAVERSAMENTO TAV”


LA S.V. E’ INVITATA


ALLA CONFERENZA STAMPA “STAZIONE FOSTER E SOTTOATTRAVERSAMENTO TAV” CHE SI TERRÀ DOMANI MARTEDÌ 12 GENNAIO 2010, ALLE ORE 12.00, PRESSO LA SALA INCONTRI IN PALAZZO VECCHIO


SARANNO PRESENTI:

· MARIO RAZZANELLI
· ING. VINCENZO ABRUZZO
· PROF.SSA MINA GREGORI

sabato 9 gennaio 2010

Razzanelli: “La città appoggi compatta Renzi per cancellare la stazione Foster. Il Comune può promuovere un sondaggio...

Comunicato stampa
8 gennaio 2010

Razzanelli: “La città appoggi compatta Renzi per cancellare la stazione Foster. Il Comune può promuovere un sondaggio per dimostrare che i fiorentini non la vogliono. Rubellini non convince”


“Ho molto apprezzato la richiesta che Renzi ha rivolto all’Osservatorio Ambientale di un ulteriore approfondimento sulla Tav. Tutta la città appoggi in maniera compatta il Sindaco per cancellare la stazione Foster ai Macelli”. Lo dichiara Mario Razzanelli, capogruppo di “Lega Nord Toscana” in Consiglio Comunale.

“Da parte mia – spiega Razzanelli – continuerò a impegnarmi in una battaglia che era parte del mio programma elettorale e a tal fine chiederò che il sindaco promuova un sondaggio d’opinione, strumento previsto ai sensi dell’art. 100 dello Statuto del Comune, per verificare l’opinione dei cittadini su questo argomento. Sono convinto che almeno il 75% dei fiorentini non voglia che la città venga “sbranata” dalla stazione Foster, un’opera del tutto inutile, devastante e dai costi astronomici”.

Conclude Razzanelli: “Le rassicurazioni di Rubellini sono di tipo formale e non convincono, poiché non rappresentano in alcun modo una verifica delle conseguenze che la realizzazione della stazione Foster avrà sulla falda freatica. Il giudizio espresso dall’Osservatorio è nella sostanza un parere di conformità alle prescrizioni impartite dalla Conferenza dei servizi, ma non riduce di una virgola le preoccupazioni della città per un’opera fatta nel solo interesse di chi la costruisce. E’ l’ora di smetterla di dilapidare i soldi di tutti”.