martedì 11 maggio 2010

Razzanelli: "Firenze compatta per rilanciare il Maggio. Il Comitato di fund raising un importante strumento di cofinanziamento"

COMUNICATO STAMPA
11 MAGGIO 2010


Razzanelli: "Firenze compatta per rilanciare il Maggio. Il Comitato di fund raising un importante strumento di cofinanziamento"



"Firenze compatta per rilanciare il Maggio. Non si può accettare passivamente il declino di un'istituzione che fa parte della cultura "vivente" della nostra città, un patrimonio inestimabile che si aggiunge a quello lasciatoci dai nostri avi, neppure si può concepire che la cultura venga amministrata a colpo di decreto”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio, intervenendo nel corso del Consiglio straordinario che si è tenuto presso il Teatro Comunale.

"Il Festival del Maggio - spiega Razzanelli - è un fiore all'occhiello per Firenze e per tutta la cultura italiana. Sono certo che l'Austria non accetterebbe di vedere declassato il Festival di Salisburgo, evento che conferisce lustro all'intera nazione. Di fronte a tale ipotesi, le istituzioni locali e nazionali si attiverebbero congiuntamente per evitare un simile disastro. Per il Maggio serve un intervento deciso, che veda coinvolte tutte le forze politiche, le istituzioni culturali e anche il mondo dell'imprenditoria e dei privati".

"Senza dubbio – aggiunge Razzanelli – il Maggio necessita di una gestione più oculata che possa consentire di avere bilanci migliori rispetto a quelli attuali. Si dovranno analizzare i costi ed eliminare gli sprechi qualora vengano evidenziati. Ma soprattutto si deve aumentare la produttività, con un metodo che consenta un miglior impiego del personale a disposizione senza che questo comprometta la professionalità e la qualità artistica delle nostre maestranze. Se si pensa di risanare il Teatro diminuendo la produzione e vendendo il patrimonio siamo sulla strada sbagliata. In questo caso, il Teatro potrebbe avere grossi problemi”.

Razzanelli ha posto l'accento sulla questione del Parco della Musica, oggetto di indagini da parte della Magistratura.

"Il governo nazionale – spiega Razzanelli - deve giustificare un comportamento anomalo, quasi schizofrenico, nei confronti del Maggio. Il Parco della Musica, opera decisa e finanziata per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, che costerà oltre 300 milioni di euro (e potrebbe superare i 400), sarebbe destinata a ospitare un "bambino mezzo morto". Di fronte a questa ipotesi, forse sarebbe più utile evitare lo sperpero di tali risorse, lasciare il Maggio dov'è adesso e destinare i fondi alla gestione della Fondazione. Con tutti quei soldi il Maggio non avrebbe problemi per i prossimi 50 anni".

"La questione del nuovo Teatro - dichiara Razzanelli – è nel mirino della magistratura. Oltre all'annullamento del TAR, del quale attendiamo tutti di conoscere le motivazioni, pende anche lo spettro della nullità ai sensi dell'art. 253 dlgs. 163/2006, che potrebbe comportare, qualora uno degli interessati facesse ricorso al TAR, l'azzeramento "ex tunc" del contratto. Di conseguenza la ditta dovrebbe cessare i lavori. Per questo la prudenza amministrativa suggerirebbe una sospensione in attesa che venga deciso il ricorso presentato dalla SAC contro la sentenza del TAR del Lazio".

Conclude Razzanelli: "Occorre, infine, valorizzare la presenza dei privati, piccoli e grandi, come cofinanziatori della Fondazione. Quattro anni fa è nato, anche su mia indicazione, il comitato di fund raising, che esiste ormai solo sulla carta essendo deceduto da tempo. In quattro anni, si è riunito una sola volta. Città come Zurigo e Francoforte ottengono contributi sostanziosi grazie a comitati di fund raising che funzionano".

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