venerdì 30 aprile 2010

Razzanelli: "Grazie Napolitano! E’ una grande vittoria per Firenze, frutto della mobilitazione dell'intera città”

COMUNICATO STAMPA
29 APRILE 2010

Razzanelli: "Grazie Napolitano! E’ una grande vittoria per Firenze, frutto della mobilitazione dell'intera città”

Il capogruppo della Lega commenta così la scelta del Presidente della Repubblica di non firmare il decreto sulle Fondazioni Liriche


“E' una grande vittoria per Firenze, frutto della mobilitazione dell'intera città. Grazie al Presidente Napolitano che ha capito l'assurdità e i danni che un provvedimento del genere avrebbe provocato alla cultura italiana e a Firenze in particolare. Napolitano ha dimostrato, ancora una volta, di essere uno dei migliori Presidenti che l'Italia abbia mai avuto”. Così Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio, commenta la scelta del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare il decreto sulle Fondazioni liriche che avrebbe di fatto sancito il declassamento del Maggio Musicale Fiorentino.

“La Cultura e la Storia che stanno dietro al Maggio – spiega Razzanelli – non possono essere falciate a colpi di decreto. Questo vale non solo per le Fondazioni Liriche ma anche per tutto il nostro patrimonio culturale, che costituisce una delle risorse ancora rimaste al nostro Paese e che nessuno può portarci via, come invece sta avvenendo per le attività manifatturiere”.

“La Cultura – conclude Razzanelli – se utilizzata nel modo giusto può costituire un'importante fonte di reddito per il nostro Paese”.

martedì 20 aprile 2010

Razzanelli: “Bene che tutta la città partecipi a scrivere il nuovo piano strutturale”

Razzanelli: “Bene che tutta la città partecipi a scrivere il nuovo piano strutturale”
“Il vecchio piano è morto sotto i colpi della magistratura fiorentina”

Questo l’intervento del capogruppo Mario Razzanelli

“Come Lega Nord abbiamo apprezzato la volontà del sindaco Renzi di far partecipare la città intera, anche con strumenti innovativi, alla redazione del piano strutturale. Non ci resta altro che acquisire il documento per esprimere le nostre valutazioni. Occorre ricordare la strada percorsa, che inizia con lo scoppio dello scandalo di Castello nel novembre del 2008, le dimissioni dell’assessore Biagi, che preferì sparire da Palazzo Vecchio, e il sindaco Domenici che il 6 dicembre si incatenò a Roma, per proclamare ‘urbi et orbi’ la sua estraneità a quanto stava accadendo in città. Il piano strutturale già all’ordine del giorno del consiglio del 1° dicembre 2008 venne ritirato dal sindaco, che aveva avocato a se le deleghe dell’urbanistica, e non sarà più approvato. Si trattava di un piano che prevedeva quasi 7 milioni di metri cubi per un valore complessivo di oltre 30 miliardi. Mi auguro che il nuovo piano strutturale abbia stravolto quelle linee guida, che furono aspramente contestate dai cittadini organizzati in comitati e rimasti inascoltati”. (fdr)

Razzanelli: “Maggio Musicale, appoggio al Sindaco per con un comitato “ad hoc”. Il Ministro Bondi ci faccia vedere il decreto”

COMUNICATO STAMPA
19 APRILE 2010


Razzanelli: “Maggio Musicale, appoggio al Sindaco per con un comitato “ad hoc”. Il Ministro Bondi ci faccia vedere il decreto”

“La battaglia per evitare il declassamento del Maggio Musicale deve essere combattuta dall’intera città di Firenze in modo compatto”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Lega Nord in Palazzo Vecchio.

Razzanelli ha espresso apprezzamento per le dichiarazioni del Sindaco “che sono in sintonia con il comune sentire di chi ha a cuore le sorti della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino”.

“Il Ministro Bondi – aggiunge Razzanelli – tranquillizzi la città facendo vedere il decreto che per ora è ancora “secretato” nelle stanze del suo Dicastero. Ci auguriamo tutti che venga rielaborato, grazie a questa sollevazione popolare, rispetto alle “illazioni” che sono trapelate sul testo originario e che, direttamente o indirettamente, destinavano il Maggio a diventare un teatro di serie B”.

“Il Ministro – aggiunge Razzanelli – ci spieghi il comportamento schizofrenico del governo. Il Parco della Musica, opera decisa e finanziata per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, che costerà oltre 300 milioni, potrebbe essere destinata a ospitare un “bambino mezzo morto”. Allora meglio evitare lo sperpero di tali risorse, lasciare il Maggio dov’è adesso e destinare i fondi alla gestione della Fondazione. Con tutti quei soldi il Maggio non avrà problemi per i prossimi 50 anni”.

“Con un po’ più di attenzione – aggiunge Razzanelli – da parte dei parlamentari toscani di tutti gli schieramenti, che hanno brillato per la loro assenza in tale vicenda, non saremmo arrivati a questo punto. Auguriamoci che da oggi la “Musica” sia diversa”.

Razzanelli ha annunciato che appoggerà l’azione del sindaco promuovendo la nascita di un comitato di cittadini “assolutamente apolitico e trasversale in difesa e per lo sviluppo della Fondazione Del Maggio e della rivitalizzazione del suo Festival”. Razzanelli, infine, ha chiesto al sindaco di rendere operativo il Comitato di Fund Raising “che versa attualmente in stato comatoso”.