martedì 29 giugno 2010

Testo intervento di Mario Razzanelli all’incontro odierno con la delegazione della città cinese di Ningbo

COMUNICATO STAMPA
29 GIUGNO 2010

Testo intervento di Mario Razzanelli all’incontro odierno con la delegazione della città cinese di Ningbo


Cari amici di Ningbo, cari amici fiorentini e toscani,

Quella di oggi è una tappa di un percorso iniziato nel 2003 e la presenza a Firenze della più grande delegazione cinese mai arrivata nella nostra città è il risultato tangibile del lavoro iniziato sette anni fa. La storia tra Firenze e Ningbo comincia nel gennaio del 2003, quando una delegazione di quella città così lontana e sconosciuta bussò alle porte di Confindustria. Allora rivestivo la carica di presidente della sezione moda. E per me, come per tutti i miei concittadini, la realtà di Ningbo era completamente sconosciuta. Incuriosito da questa nuova sfida, nell’ottobre del 2003, nonostante l’allarme Sars salii sull’aereo, direzione Cina. Quando atterrai a Ningbo ebbi un vero e proprio“shock culturale”. Sì, perché quando si dice la Città di Ningbo si parla di un territorio di circa 9000 km2 grande quanto la Toscana e l’Emilia Romagna, dove vive una popolazione di 8 milioni di abitanti composto da 3 città e 6 distretti. Una realtà economica così vitale che nonostante la crisi è riuscita, lo scorso anno, ad avere una crescita del Pil del 9,2%.
Ningbo sorge nel «triangolo d'oro della Cina», ai cui vertici ci sono Shanghai, Hangzhou e Ningbo, città che dal 2009 sono più vicine grazie al più lungo ponte sul mare del mondo, lungo 36 chilometri.
Nell’ottobre del 2004 il Polimoda arriva a Ningbo in occasione dell’ottavo Fashion Festival e due settimane dopo, ecco la prima visita ufficiale di una delegazione di Ningbo a Firenze guidata dal Vicesindaco Yu Hong Yi che firma insieme all’allora assessore Silvano Gori il primo accordo tra le due città finalizzato allo sviluppo dei reciproci interessi economici, culturali ed a incentivare un turismo di qualità.

Con l’assessore Gori iniziò un percorso che si concretizzò nella visita ufficiale a Ningbo nell’ottobre del 2005. Fu in quell’occasione, che insieme a Yu Dan Hua, durante una lunga notte nella Casa del The, venne dato il via ad un’operazione che sembrava irrealizzabile, ovvero quella di portare a Ningbo il David in bronzo di Michelangelo. Era il 21 ottobre 2006 quando il David fu inaugurato sotto i riflettori di tutte le televisioni cinesi, oltre 200 milioni di telespettatori, con una fantastica cerimonia che avvenne in contemporanea con l’avvio della decima edizione del Festival della cultura e della moda. In quell'occasione mi fu concessa la cittadinanza onoraria di Ningbo.
Nella primavera del 2007 a Firenze la firma del patto di amicizia tra le due città. Ed è in quell’occasione che il vicesindaco di Ningbo … annuncia il dono a Firenze di due grandi statue che raffigurano un guerriero ed un funzionario, copie dagli originali della dinastia Song Meridionale del 1200.
L’inaugurazione avviene nel mese di febbraio del 2009.

Ebbene, adesso sta alla città, e agli imprenditori fiorentini e toscani, raccogliere i frutti di accordi che hanno portato Firenze a dialogare con la grande realtà di Ningbo. La Cina è destinata ad avere un “domestic market “ di proporzioni immense. E la liberalizzazione della valuta cinese potrebbe completare questo quadro macroeconomico. Adesso il nostro compito è quello di far collaborare le imprese delle nostre città e di sostenere tutti quegli scambi culturali ed economici che possono nascere attorno al “nostro” David di Michelangelo proprio a Ningbo.

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