martedì 16 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Nardella ancora una volta equivoca sulle domande e non risponde sulla nullità della gara”

Comunicato stampa
15 Marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Nardella ancora una volta equivoca sulle domande e non risponde sulla nullità della gara”

“Nardella nega le responsabilità politiche dell’amministrazione precedente, di cui lui era parte come presidente della Commissione Cultura, affermando che Domenici è al di sopra delle parti e che la sua azione è legittima”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord in Palazzo Vecchio.

“Non ho mai accusato Domenici – spiega Razzanelli – di aver commesso qualsivoglia reato. Ho contestato all’ex Sindaco, come cittadino e amante del Maggio, di aver tenuto nascosto alla città e al CdA del Maggio la gara di appalto per un’opera così importante e l’indicazione di Stefano Pace come membro della Commissione tecnica. Ho criticato l’accelerazione dei tempi in pendenza del ricorso Gia.Fi., che chiedeva l’annullamento della gara a causa di vizi gravissimi tali da inficiare irrimediabilmente l’aggiudicazione alla SAC. Criteri di prudenza amministrativa, la complessità della vicenda e gli interessi in gioco avrebbero dovuto suggerire a Domenici di aspettare almeno il 16 aprile 2008, giorno in cui il Tar si pronunciò respingendo la sospensione cautelare. Non solo, Domenici avrebbe dovuto attendere la sentenza definitiva richiedendo magari al Tar un “prelievo di urgenza”. Ma non lo fece”.

“È sorprendente – aggiunge Razzanelli – come Nardella non affronti il tema più scottante della domanda di attualità, che riguarda la nullità dell’atto per effetto dell’art. 253, comma 1 quinquies del Dlgs. 163/2006 che sospende la possibilità di utilizzare la procedura di “appalto–concorso” utilizzata da Balducci, ritenuta pericolosa dal legislatore perché consente una lievitazione incontrollata dei costi come avvenuto nel nostro caso, visto che si è passati da 70 a 260 milioni. Il Tar ha annullato una gara nulla. Il contratto di appalto potrebbe essere considerato inesistente o nullo. I lavori, se così fosse, si fermerebbero immediatamente perché viene a mancare lo strumento giuridico che li consente. Nardella tace perché non sa cosa dire”.

“Chiedo al Sindaco – conclude Razzanelli – di sospendere i lavori nell’interesse della città fino a che non sia fatta chiarezza su questa complessa vicenda per evitare ulteriori danni. Condivido l’ipotesi di Valdo di Spini di riconsiderare una ristrutturazione dell’attuale sede del Maggio in Corso Italia e la costruzione di un Auditorium nell’ex area della Dogana, da utilizzare anche per un’attività congressuale”.

Nessun commento: