martedì 16 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Il TAR del Lazio ha annullato una gara nulla. Chiedo di sospendere i lavori

Comunicato stampa
3 marzo 2010

Razzanelli (Lega Nord): “Il TAR del Lazio ha annullato una gara nulla. Chiedo di sospendere i lavori”


“Con la sentenza resa nota ieri, che accoglie il ricorso della Gia.Fi, il TAR del Lazio ha annullato una gara nulla. Dalla lettura del ricorso appaiono evidenti le gravi motivazioni che hanno portato all’annullamento della gara”. È quanto dichiara Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord in Palazzo Vecchio.

Razzanelli ripercorre la cronistoria della vicenda.

“In data 25 febbraio 2008 – ricorda il capogruppo della Lega – la Gia.Fi. aveva presentato un ricorso al TAR del Lazio come provvedimento urgente a causa dei gravi difetti lamentati durante lo svolgimento della gara d’appalto. La Gia.Fi. chiedeva l’aggiudicazione della gara o il suo annullamento per un iter aggiudicatorio evidentemente viziato. La stessa Gia.Fi., considerati gli importanti interessi in gioco, chiedeva in via cautelativa sospensione della gara stessa in attesa della sentenza del TAR. L’udienza venne fissata dal TAR di Roma per il 16 aprile 2008”.

“Dalla lettura del ricorso – spiega Razzanelli – emergono i vizi di procedura gravissimi (alla pagina 17) e tali da inficiare irrimediabilmente l’aggiudicazione disposta in favore della SAC”.

“L’amministrazione Domenici – aggiunge Razzanelli – dopo aver tenuto nascosto tutte le fasi del concorso e i progetti presentati anziché attendere la prima sentenza del TAR relativa alla sospensione cautelativa, decise di accelerare i tempi convocando un Consiglio Comunale straordinario il 20 marzo 2008. In tale occasione feci presente il ricorso della Gia.Fi. e chiesi di aspettare le decisioni del TAR riguardo a tale questione. Domenici e la maggioranza in Consiglio Comunale ritennero opportuno di andare dritti per la loro strada, infischiandosene del ricorso pendente ed evitando di fare un raffronto fra il progetto GIA.FI e quello della SAC”.

“Il 16 aprile 2008 – prosegue Razzanelli – una sentenza del TAR del Lazio dichiarò non urgente la questione sollevata dalla Gia.Fi. L’amministrazione comunale prese la palla al balzo per accelerare ulteriormente l’iter, affermando che l’ostacolo TAR era da considerarsi superato. A questo punto la questione del Teatro del Maggio, ovvero la più grande opera edilizia fiorentina degli ultimi decenni, va in letargo nelle stanze romane del Tar e qui vi rimane per ben due anni. I lavori a Firenze vanno avanti e il 29 gennaio 2009 viene posta la prima pietra del nuovo auditorium. Solo di recente, grazie all’intervento della magistratura nel contesto di un’inchiesta di rilevo nazionale, le irregolarità manifestate nella gara d’appalto per il nuovo Teatro del Maggio sono riemerse in tutta la loro gravità ed hanno indotto, per ovvi motivi, ad accelerare i tempi e tirare fuori dai cassetti il ricorso della GIA.FI”.

“A questo punto – afferma Razzanelli – è doveroso che vengano identificate le responsabilità. Vi è una responsabilità di chi ha indetto una gara palesemente irregolare. Potrebbe essere lo stesso Angelo Balducci nel suo ruolo di Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici? Quale è il ruolo che ha avuto e le eventuali responsabilità di Salvo Nastasi, prima commissario del Maggio, poi dirigente del Ministero, infine presidente della Commissione giudicante che è stata in grado di decidere in soli dieci giorni le sorti di un’opera come il Parco della Musica, del valore di oltre 240 milioni, assegnando il massimo punteggio al progetto della SAC. I commissari Talocchini, rappresentante del Comune, e Pace, in rappresentanza del Maggio, come hanno fatto a non vedere la “oscenità” della Sala Grande della SAC e assegnargli il massimo del punteggio? Ce lo spieghino. Infine, non si può negare un’evidente responsabilità politica da parte dell’ex Sindaco Domenici e della maggioranza che lo sosteneva in Palazzo Vecchio, che ha ignorato il ricorso al TAR e ha portato avanti il progetto SAC”.

Conclude Razzanelli: “Se ci sarà una nuova gara, stante la legislazione attuale, dovrà essere seguita una procedura completamente diversa. Prima si farà il concorso per il progetto, poi il progetto definitivo e infine l’appalto. Credo che oggi si debbano sospendere i lavori ed è quanto chiederò lunedì in Consiglio comunale. Poi decideremo il da farsi nell’interesse di Firenze del Maggio”.

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