venerdì 6 marzo 2009

Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano


Signor Presidente,

Eugenio Garin è stato uno dei più grandi studiosi fiorentini del secolo scorso.
Fiorentino, come lui si definiva, anche se non era nato a Firenze.
Oggi Lei viene a ricordare l’uomo, integerrimo, nemico della tirannide - ed uno dei più
grandi specialisti dell’umanesimo e del rinascimento di cui Firenze fu Culla.
Firenze, oggi strangolata dal traffico, è un malato terminale. Mutilata dei suoi alberi
centenari, scomparse tante botteghe storiche e centinaia di artigiani, assediata dalle
bancarelle, da rumori assordanti e da un esiziale inquinamento è irriconoscibile!
Una delle più belle ed insigni piazze del mondo sta per essere attraversata da un
“treno” lungo 32 metri che passerà accanto al Battistero e a Santa Maria del Fiore
contro la volontà di 70.000 fiorentini che il 17 febbraio 2008 hanno vinto il referendum
contro la tramvia in Piazza Duomo ed in città.
Il paesaggio e le opere d’arte sono patrimonio intoccabile, come dice la costituzione.

Caro Presidente, Ci salvi Lei.

Giorgiana Corsini - Mina Gregori - Lapo Mazzei - Mario Razzanelli – Romano Romoli
Firenze, 6 marzo 2009

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