mercoledì 1 luglio 2009

RAZZANELLI RISPONDE A GENTILE: “IL REFERENDUM E’ LA PIU’ ALTA ESPRESSIONE DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA”

RAZZANELLI RISPONDE A GENTILE: “IL REFERENDUM E’ LA PIU’ ALTA ESPRESSIONE DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA”



“Ho condiviso la relazione del presidente Gentile su programmi e proposte per il rilancio della città, ma non posso approvare la sua idea in materia di democrazia partecipata. Gentile ha ragione quando afferma che sarebbe necessario portare a conoscenza dei cittadini i progetti, spiegarli e magari condividerli. Nel caso di Firenze, però, non è stato così in troppe circostanze come per la tramvia e l’Alta Velocità”. È quanto ha dichiarato Mario Razzanelli commentando le dichiarazioni di Giovanni Gentile apparse sugli organi di informazione riguardo al referendum sul sottoattraversamento della TAV.

“L’amministrazione Domenici – continua Razzanelli – si è rifiutata per dieci anni di dialogare con la città su temi cruciali. L’allora Sindaco ebbe a definire il referendum sulla tramvia una ‘piccola truffa di provincia’, affermando più volte che non ne avrebbe in alcun modo tenuto in considerazione il risultato”.

“La proposta di Gentile di limitare l’utilizzo dei referendum consultivi sugli atti amministrativi del Comune – ha aggiunto Razzanelli – vorrebbe dire azzerare l’istituto del referendum. I cittadini hanno pieno diritto a esprimere la loro opinione su qualunque tema, trattandosi di referendum consultivi. Non dimentichiamoci che servono ben 10mila firme da raccogliere in quattro mesi, mentre per un referendum regionale ne bastano 30mila in sei mesi”.

“Mi auguro che Gentile – conclude Razzanelli – non intendesse dire questo. I referendum diventerebbero superflui solo se, come ha suggerito il presidente, venisse accolto il suo invito ad aprire un dialogo serio, costruttivo e trasparente fra maggioranza e minoranza”.

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