sabato 30 maggio 2009

REFERENDUM SUL SOTTOATTRAVERSAMENTO TAV

Razzanelli - Referendum sul sottoattraversamento TAV: Il mio primo impegno contro un progetto devastante fatto passare inosservato per il colpevole silenzio della maggioranza e di una buona parte dell’opposizione.


Il mio primo atto come Sindaco di Firenze, se sarò eletto, sarà quella di informare i fiorentini sul progetto di sottoattraversamento della T.A.V. ed indire un Referendum per conoscere la loro volontà . Se facessi parte semplicemente del Consiglio Comunale, il mio primo atto da consigliere sarà il deposito del quesito referendario contro questa opera che devasterà Firenze in modo ancora più grave della tramvia. Domenici e Renzi hanno nascosto ai fiorentini la verità, disinformando la città su questioni importanti come la tramvia e la T.A.V ignorando l’esito del referendum dell’anno scorso che ha visto la vittoria dei contrari alle linee 2 e 3 della tramvia e calpestando le regole più elementari della democrazia rappresentativa. Alcuni docenti dell’Università di Firenze delle facoltà di architettura ed ingegneria, hanno dimostrato che lo spazio per i due binari, che si vogliono fare passare sottoterra con i due tunnel, c’è già sull’attuale sede ferroviaria in superficie. Il loro progetto è geniale. Non si cantierizza la città per i prossimi dieci anni, non si mettono a rischio centinaia di palazzi lungo il percorso, non avremo un camion ogni sei minuti per l’asporto del materiale di risulta, eviteremo un disastro idrogeologico alla falda acquifera peggiore di quello avuto in Mugello ed infine si risparmieranno almeno due miliardi di euro. La stazione Foster non va costruita perché ne abbiamo già quattro : Castello, Rifredi, Statuto e Campo di Marte.
Con la campagna di raccolta firme tutti i fiorentini verranno finalmente informati su questo progetto devastante dove ha regnato il silenzio assoluto della maggioranza e chi doveva fare opposizione è in rimasto colpevolmente zitto. Oggi otto fiorentini su 10 che conoscono il progetto sono contrari alla sua realizzazione preferendo la soluzione dell’università e sono certo che saliranno le scale di Palazzo Vecchio per defenestrare chi non li vorrà ascoltare.
La sola ragione per la quale questo progetto viene portato avanti sono i “soldi” che devono essere comunque spesi . Non importa se il progetto sia giusto o sbagliato. Propongo che queste ingenti risorse finanziarie siano investite nel potenziamento della tratta Firenze –Pisa con l’obbiettivo di ridurre a 30 minuti il tempo di percorrenza.
Tra i primi firmatari della richiesta di referendum consultivo Paolo Blasi, Luigi Cappugi, Alfonso De Virgilis, Antonio De Virgilis, Francesco Bechi, Gabriele Berlincioni, Roberto Brandini, Giorgiana Corsini, Mina Gregori, Camilla Speranza, Mario Bolognese, Divo Gronchi, Pietro Biagini, Monique Kraft, Massimo Fantoni, Vincenzo Abruzzo, Bernardina Bargellini, Fiorenza Bartolozzi, Lucia Caponi, Andrea Panconesi, Maria Alberta Fossombroni, e tuti i candidati e sostenitori della lista Firenze C’è oltre a trecento altri fiorentini”.

Il quesito referendario con la relazione illustrativa che riguarda la Stazione Foster è il seguente:

“Volete che sia revocata la deliberazione di Giunta municipale 2007/G/00240 del 16 maggio 2007 con la quale è stato approvato il progetto operativo di bonifica presentato da R.F.I. S.p.A. per l'area dove sarà realizzata la stazione per l'alta velocità”

Relazione sintetica delle motivazioni ai sensi dell’articolo 9, II comma, lett. c) del Regolamento per lo svolgimento del referendum consultivo.

1 – La presente relazione si limita ad illustrare in forma sintetica le ragioni del referendum consultivo e le conseguenze della revoca delle delibere della giunta comunale richiamate nel quesito.

2 – La bonifica dell’area destinata a ospitare la stazione dell’Alta velocità di Firenze presenta una significativa sproporzione tra i benefici che potrà arrecare alla comunità fiorentina e i costi che dovranno essere sostenuti per la sua costruzione.In particolare, la bonifica dell’area avrebbe dovuto costituire un momento per ripensare organicamente l’assetto ambientale della zona dei macelli, anche in relazione all’attraversamento della città da parte del nodo ferroviario ad alta velocità.

3 – La revoca della deliberazione di Giunta municipale 2007/G/00240 può permettere alla amministrazione comunale di valutare questi fondamentali aspetti connessi alle problematiche dello sviluppo della città e di trovare soluzioni in grado di offrire maggiori garanzie in termini di vantaggio per la comunità.

4 – In conclusione, vi sono ampie ragioni che convincono della opportunità del referendum consultivo, affinché la popolazione fiorentina, direttamente interessata dalla realizzazione del progetto approvato dalla Giunta, possa esprimere o meno il proprio assenso circa la necessità di riconsiderare in modo esaustivo tutte le questioni e problematiche connesse alla bonifica dei terreni interessati dalla realizzazione del nodo ferroviario.

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