giovedì 12 febbraio 2009

Premabolo e Statuto dell'Associazione Firenze c'è

La situazione di Firenze è arrivata a un punto drammaticamente critico. Lo hanno reso ancora più evidente le recenti vicende politico-giudiziarie. In città è palpabile il diffuso tasso di sofferenza e di insofferenza. Le prossime elezioni amministrative sono una grande occasione per voltare decisamente pagina, restituire la voce ai cittadini, segnare una netta discontinuità con gli ultimi 15 anni di amministrazione. Appare ineludibile la necessità di costruire per questo appuntamento un largo schieramento alternativo. Gli attuali amministratori non sono in grado di cogliere i veri problemi, di pensare una città veramente proiettata nel futuro, di elaborare un progetto politico e culturale capace di rispondere alle esigenze dei cittadini, dei più deboli, dei giovani, delle donne, degli anziani e neppure dei ceti produttivi, così come della cultura viva. La qualità della vita è peggiorata. Il territorio è stato pesantemente saccheggiato a favore della rendita fondiaria; si è privilegiata la scelta delle “grandi opere” invasive e costose e il più delle volte inutili e mal realizzate; il verde urbano è travolto dalla cementificazione; il tasso di inquinamento atmosferico è uno dei più alti d’Italia. Problemi primari come l’emergenza abitativa sono all’ultimo posto dell’amministrazione cittadina; i servizi pubblici sono in grave dissesto e si prosegue sulla strada della privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Manca un piano dei trasporti e un piano della mobilità cittadina, mentre la sosta è stata mercificata da Firenze Parcheggi. Anziché contrastare i fenomeni di progressivo impoverimento di crescenti fasce di popolazione, si preferisce sanzionare i più deboli; non si affronta di fatto il tema dell’immigrazione, creando disuguaglianza e conflitto. Ai proclami, ai quali non segue mai niente, si sovrappone il non-ascolto, l’autoritarismo, l’arroganza dei comportamenti, che sono la conseguenza della povertà della proposta politica e culturale. Appare d’altra parte chiaro come la situazione non sia il prodotto di una degenerazione o di una deviazione di un gruppo ristretto, ma di un vero e proprio sistema trasversale che ha ridotto le amministrazioni locali, dal Comune ai Quartieri, a veri e propri terminali di interessi economico-finanziari costantemente in contrasto con gli interessi più generali della “civitas” e con la difesa dei beni comuni. Questo sistema, ampiamente consolidatosi negli anni, ma che oggi comincia a mostrare consistenti crepe, non risulta riformabile: può essere solo cambiato radicalmente. In città si è sviluppata un’ampia mobilitazione dei cittadini a difesa dei propri diritti, dei beni comuni, della salute pubblica. È vasto l’insieme di soggettività, di competenze e di operosità che si manifestano nel campo del volontariato, delle associazioni, della cultura, dell’economia al di fuori dei partiti tradizionali. Ma questo non è sufficiente. Occorre uscire al più presto dalla situazione di drammatico ristagno. Si fa avanti vigorosa la richiesta di una speranza, di realizzare una nuova idea di città, intesa in senso fisico e umano, di rapporti armonici e di dignità, di accoglienza e di progettualità diffusa. L’unica vera opportunità di svolta può essere rappresentata da un vasto schieramento elettorale di cittadini attivi, sulla base di un corretto principio di trasversalità, fondato sulla condivisione.
Occorre cambiare e questo non possono farlo i candidati a sindaco del Pd organici al sistema di potere che ha determinato negli ultimi quindici anni il degrado fisico, economico e culturale di Firenze. Il Pd con i suoi candidati prevede di portare avanti i progetti della linea 2 (Piazza Duomo) e della linea 3 (Careggi - Viale Europa) della tramvia, il sottoattraversamento della TAV con la stazione di Foster ai Macelli, un piano strutturale che autorizza la cementificazione incontrollata della città. Tutti quanti progetti inutili, destinati a devastare Firenze e molto costosi.
Oggi più di ieri pesa la vittoria del referendum del 17 febbraio 2008 voluto dai fiorentini contro la tramvia che rappresenta una svolta fondamentale nella vita politica della città. Sulla carta il risultato del referendum consultivo sulla tramvia era scontato. Il partito democratico, nonostante l’impegno dei suoi maggiori esponenti a livello locale e nazionale, la lega coop, le sezioni, i militanti, l’associazione pseudo- ambientalista Lega Ambiente, l’impiego di soldi del Comune, l’utilizzo di sondaggi addomesticati ha subìto una sconfitta storica. In gioco a Firenze non c’era solo la costruzione delle linee 2 e 3 ma il modello di sviluppo urbanistico- finanziario che le indagini della magistratura stanno portando alla luce. I milleottocento fiorentini presenti al Saschall il 29 novembre 2008 alla Tavola Rotonda con Mina Gregori ,Francesco Alberoni e Vittorio Sgarbi protestavano non solo contro il treno in Piazza in Duomo(*), ma contro tutto l’operato di questa amministrazione dalla quale non si sentono più rappresentati. Il degrado non solo fisico, ma anche culturale ed economico al quale la città è stata portata non è più accettato, ed i fiorentini chiedono una svolta col passato ed una “nuova primavera” per la città. La “Firenze” che “C’è” chiede di costruire insieme il futuro della nostra città.

(*) Hanno dato il loro appoggio alla battaglia contro il “ treno “ in Piazza Duomo :

Mina Gregori, Vittorio Sgarbi, Franco Zeffirelli, Francesco Alberoni, Carlo Ripa di Meana, Bona Frescobaldi, Antonio Paolucci, Laudomia Pucci, Magdi Allam, Alberto Asor Rosa, Giorgiana Corsini, Elettra Marconi, Lamberto Dini, Nicoletta Gentile, Bernardo Gondi, Edi Bocelli, Andrea Bocelli, Carlo Arboreo Mella, Wanda Lattes, Fabio De Michele, Fernanda Giulini, Leonardo Ferragamo, Fabrizio Moretti, Patrizia Gancia, Cesare Sirtori, Paolo Blasi, Cesara Buonamici, Leonardo Rombai, Miriam Rusconi, Gaetano Pecorella, Stefano Merlini, Paolo Brosio, Ferdinando Frescobaldi, Rosaria Frescobaldi, Arturo Artom, Tiziano Lera, Veronica Bocelli, Corrado Tedeschi, Milly Moratti, Alberto Ferruzzi, Maria Vittoria Rimbotti Colonna, Bernardina Bargellini, Luigi Bartali, Tito Arecchi, Francesca Grassi, Maria Letizia Calvi di Bergolo, Alessandro Castellano, Maria Rita Signorini, Maria Rita Monaco, Barbara Borghesi, Luciano Ghinoi, Raniero Casini, Mario Bencivenni, Paolo Marcheschi con le Associazioni “ Linea 3 “, “ Salviamo Firenze”, “ Piazza della Vittoria “, “ Comitati dei cittadini “, “ Italia Nostra “, “ Firenze in movimento “.







STATUTO

dell’Associazione “Firenze C’è” per la promozione della Lista Civica “Firenze c’è”

ART. 1
COSTITUZIONE E SCOPO

E’ costituito in Firenze con sede in Via Bartolomeo Scala 7 un Associazione apartitica e senza scopo di lucro denominata “Firenze c’è” che, partendo dalla convinzione che occorra uno sforzo comune di tutti i cittadini ed un consenso ben più generale di una maggioranza e di una minoranza per dare un “vero” futuro a Firenze , ha lo scopo di formare un ampio schieramento espressione della società civile per promuovere, la formazione di una lista civica denominata “Firenze c’è”, per le prossime elezioni amministrative per realizzare una “nuova primavera” per la nostra città.

ART. 2
PROGRAMMA
L’associazione ha il compito di collaborare alla stesura del programma della Lista Civica “Firenze C’è” che dovrà avere come sua premessa fondamentale quella di riportare la parola “partecipazione” al suo vero significato di “dialogo” e condivisione delle scelte: il cittadino non più mero suddito, ma al centro della vita politica della città.

Il programma della Lista Civica avrà tra i suoi punti cardine:

2.1- FIRENZE : CITTA’ AL CENTRO DEL MONDO PULITA E ORDINATA
- riportare Firenze al posto che essa merita di occupare nella vita economica e culturale arrestando il degrado in atto.
- rilanciare la città con eventi culturali di grande spessore per riportare a Firenze un turismo di qualità e dotarla di un adeguato centro congressuale

2.2 - TRAFFICO – TRASPORTI – INFRASTRUTTURE
- la pedonalizzazione di Piazza Duomo : né autobus, né tram accanto al Battistero
- la realizzazione di un sistema integrato di trasporti al posto delle Linee 2 e 3 della tramvia prendendo anche in considerazione una metropolitana leggera del tipo di quelle in costruzione a Brescia, Parma e Genova.
- lo stop al sottoattraversamento della TAV 3 e della stazione di Foster ai Macelli, nn opera assurda, costosa ed utile solo a chi la costruisce. L’Alta Velocità può passare in superficie con l’aggiunta di due binari secondo il progetto della Facoltà di Urbanistica dell’Università di Firenze, evitando così di cantierizzare la città per dieci anni con un risparmio di oltre due miliardi di euro che possono invece essere utilizzati per altre opere veramente utili alla città.
- la realizzazione della circonvallazione Nord di Firenze, nel rispetto del patrimonio ambientale delle colline fiorentine
- la costruzione della pista aeroportuale parallela all’Autostrada per mettere in sicurezza l’aeroporto e ridurre l’inquinamento acustico attuale.
- la costruzione della bretella Incisa – Barberino..

2.3 IL PIANO STRUTTURALE - il congelamento e la rivisitazione di tutto il piano strutturale per evitare una cementificazione incontrollata. Le opere urgenti e indispensabili per la città verranno realizzate con lo strumento della varianti al piano regolatore tuttora in vigore.

2.3 SICUREZZA
– dare una risposta concreta al problema della sicurezza. Uno degli obbiettivi è quello di riportare i cittadini ad avere il coraggio di uscire la sera di casa a piedi perché Firenze è tornata ad essere una città nella quale ci si sente sicuri.

2.4 LA SOCIETA’ CIVILE
- affrontare le problematiche sociali della casa , accoglienza, immigrazione anche alla luce della recessione con la quale dovremo confrontare nei prossimi mesi.

ART 3
ASCOLTO DELLA CITTA’
Il programma della Lista Civica verrà integrato e completato con un attento ascolto delle esigenze delle associazioni di categoria, delle istituzioni culturali e di volontariato, dei cittadini e dei comitati che li rappresentano.
Le associazioni, Le istituzioni ed i comitati che condividano il programma della Lista Civica “Firenze C’è” possono indicare un membro ciascuno da eleggere nel consiglio dell’Associazione, che si riserva la facoltà di cooptare il designato nel Consiglio stesso.


ART. 4
DURATA
L’ Associazione non ha scopo di lucro e rimane attiva fino a che essa lo riterrà necessario per il raggiungimento dello scopo.

ART. 5
ATTIVITA’
L’ Associazione prende tutte quelle iniziative che ritenga più utili al raggiungimento degli scopi istituzionali.
L’ Associazione appoggerà anche le iniziative prese da altri soggetti o comitati che ritenga utili per il raggiungimento dello scopo.

ART. 6
ORGANI
Il Consiglio- L’organo esecutivo – Il Presidente – il Presidente Onorario - Il segretario generale – L’assemblea dei Soci.
Il Consiglio è composto inizialmente dai Soci Fondatori
Il Consiglio nomina il Presidente, il Presidente Onorario, i Soci Onorari e l’ Organo Esecutivo che è composta da un massimo di dodici persone. L’ Organo Esecutivo ha il compito di promuovere, realizzare e coordinare le attività dell’Associazione decise dal Consiglio per il raggiungimento degli scopi istituzionali ed è responsabile della conservazione dei fondi e della loro destinazione agli scopi istituzionali.
Il Presidente dell’Associazione ha il compito di convocare e di presiedere il Consiglio e l’ Organo Esecutivo e nominare due vicepresidenti .
Il Consiglio elegge al proprio interno il Presidente ed il Segretario generale.
Il Presidente ed il Segretario Generale hanno il potere di agire in nome e per conto dell’ Organo Esecutivo e del Consiglio con poteri di delega.
Il Consiglio su indicazione del Presidente o di altri membri del Consiglio stesso decide sull’ingresso di nuovi membri che comunque non può eccedere il numero di trenta. Il consiglio qualora lo ritenga necessario potrà decidere un aumento del numero dei componenti.
Il Presidente, il Segretario e l’organo esecutivo rimangono in carica per un anno.
L’organo esecutivo si riunisce almeno una volta al mese e per l’approvazione del rendiconto.
Tutte le cariche sono svolte a titolo gratuito.

ART. 7
I SOCI
Qualunque cittadino, italiano o straniero, di qualsiasi fede o appartenenza politica può aderire all’ Associazione “Firenze C’è”. Solo per giustificati e gravi motivi il Consiglio potrà respingere l’adesione di un nuovo socio.
La quota minima di adesione viene fissata in 10 euro.
L’ Associazione nella persona del Presidente, che funge da responsabile del trattamento dei dati personali messi a disposizione degli associati, si impegna a custodirli con la massima cura e discrezione, ad assicurare il rispetto dei diritti stabiliti dalla legge n. 675 del 1996, ed a renderli inaccessibili una volta che si siano esauriti gli scopi del Comitato stesso.
Lo status di socio non comporta alcun obbligo o responsabilità.
Il Presidente convoca in assemblea i soci ogni qualvolta lo ritenga opportuno e utile alla vita dell’ associazione o lo richieda il 5% degli associati.
Sarà possibile associarsi con la sottoscrizione del modello cartaceo, via Internet e tramite cellulare.




ART. 8
FONDO COMUNE
I denari e quant’altro raccolto dal Presidente e dagli altri organi formano il fondo comune dell’Associazione .
Il fondo comune è destinato esclusivamente alle attività necessarie per raggiungere gli scopi istituzionali con obbligo di rendiconto .
Quanto residui del fondo comune, raggiunti o divenuti impossibili gli scopi istituzionali, è destinato dall’Associazione a fini di utilità sociale.
L’uso del fondo comune, esaurita l’attività dell’ Associazione, è illustrato in un rendiconto accessibile a tutti i soci dell’Associazione.


ART. 9
STATUTO DEFINITIVO

Entro un anno dalla costituzione dell’Associazione Firenze C’è, l’Associazione si doterà di uno statuto definitivo che sarà approvato da un’ Assemblea Straordinaria convocata dal Consiglio e che sarà composta da tutti i soci che risulteranno validamente iscritti all’Associazione.
L’assemblea straordinaria approverà lo Statuto definitivo dell’Associazione. Lo Statuto dovrà essere ispirato a principi di ampia e trasparente democrazia interna, in particolare per quanto riguarda:
- i criteri di nomina e di funzionamento degli organi associativi;
- la approvazione da parte degli associati dell’indirizzo politico dell’associazione;
- la tutela delle minoranze e la loro partecipazione alla vita dell’associazione ;
- il controllo delle risorse finanziarie; il funzionamento degli organi di garanzia;
- le modalità di selezione della classe dirigente dell’associazione e delle candidature da essa proposte per le elezioni amministrative .

1 commento:

guidodolli ha detto...

sono un vecchio elettore del PD deluso dalle ultime scelte di questa amministrazione comunale, ho sempre pensato le cose contenute nel Vs. satatuto al punto 2.2 e in particolar modo:la realizzazione della circonvallazione Nord di Firenze la ritengo indispensabile per alleggerire il traffico dei viali,
e anche la costruzione della bretella Incisa – Barberino per me è opera indispensabile ..
un leggero distinguo solo per quanto riguarda la linea 2 della tramvia che a mio parere non intralcia troppo...
penso proprio che alle prossime elezioni amministrative appoggerò la vs./ns. lista